Patrizio Spasiano, 19 anni, assunto da pochi mesi in una ditta di manutenzioni, è la prima vittima del lavoro del 2025 in Campania. Ad ucciderlo una perdita di ammoniaca nel serbatoio di cui, con 3 colleghi, stava curando la manutenzione. Loro sono riusciti a mettersi in salvo. Il corpo di Patrizio è stato recuperato dai Vigili del fuoco dello speciale nucleo Nbcr su un impalcatura.
Era un ragazzo buono e generoso, innamorato della sua ragazza e della vita: “per il mio compleanno quest’anno, sto chiedendo donazioni per St. Jude Children’s Research Hospital. Ho scelto questa organizzazione no profit perché il suo obiettivo è molto importante per me e spero che prenderai in considerazione la possibilità di offrire un contributo per festeggiare con me. Ogni piccola donazione mi aiuterà a raggiungere il mio obiettivo“, scriveva su Facebook per i suoi 13 anni. Tanti i post dedicati ai genitori. Per il suo grande amore, Noemi, l’ultimo post su TikTok “Ti amo“, “Abbiamo pianto insieme, riso scherzato. Mi ha insegnato cosa significa amare. È l’unica che mi fa tornare bambino, l’unica con cui mi sento me stesso“.
Tanti i sogni, le speranze per il futuro di Patrizio, rimasti per sempre in quel maledetto serbatoio.
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È stato recuperato dai vigili del fuoco il cadavere del lavoratore disperso nell’azienda Frigo Caserta di Gricignano d’Aversa in seguito ad una fuga di ammoniaca da uno dei serbatoi. Si tratta del 19enne Patrizio Spasiano, residente a Napoli, e dipendente di una ditta esterna che stava effettuando lavori di manutenzione. Spasiano era riverso senza vita su un’impalcatura.
La perdita è avvenuta in un serbatoio dove erano in corso lavori di manutenzione da parte di quattro operai, tre dei quali sono riusciti ad uscire, mentre Spasiano è rimasto all’interno.
L’intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Caserta è scattato alle 16:00, dopo la segnalazione di una grave dispersione di ammoniaca da un impianto dell’azienda. Tre le squadre ad operare sul posto: una della sede centrale, una del distaccamento di Aversa e una di quello di Marcianise. La particolare natura dell’incidente ha poi richiesto anche l’intervento dei nuclei Nbcr (per il rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico) di Napoli e Caserta, con il supporto di un carro autoprotettori e un’autobotte.
Difficoltoso il recupero della vittima a causa della densità della nube tossica prodotta dall’incidente. Per motivi di sicurezza, tutta la zona circostante l’azienda – comprese le fabbriche limitrofe – è stata evacuata.
Nella stessa Frigo Caserta il 31 dicembre scorso era morto il dipendente 39enne Pompeo Mezzacapo, schiacciato da un muletto.