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Un nuovo pentito parla dell’accordo tra camorra-ndrangheta-mafia

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C’è un nuovo collaboratore di giustizia nell’inchiesta Hydra quella che da due 2 anni la Direzione distrettuale antimafia di Milano ritiene, in ciò confortata in sede cautelare dal Tribunale del Riesame e dalla Cassazione a ribaltamento dell’iniziale rigetto degli arresti da parte dell’Ufficio Gip, un “sistema mafioso lombardo”. Tra Milano e Varese questa organizzazione avrebbero trasferito nel sodalizio  tutti i tratti genetici delle associazioni di provenienza ‘ndrangheta calabrese, mafia trapanese-catanese con propaggini gelesi, e camorra romana del clan Senese.

È il 43enne William Alfonso Cerbo, collocato dagli inquirenti nel clan catanese dei “carcagnusi” facente capo a Santo Mazzei, e poi avvicinatosi ai Senese  dopo la scomparsa del proprio riferimento catanese Gaetano Cantarella “Tanu U’ curtu”. Venerdì mattina, nell’udienza celebrata nell’aula-bunker di San Vittore, i pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane hanno depositato i verbali del pentito come riporta il Corriere della Sera. Chiesto al giudice Emanuele Mancini di attivare i propri poteri istruttori d’ufficio per acquisirli al giudizio in corso con rito abbreviato per una settantina degli imputati.

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“Corona in rapporti con i clan”, parla il pentito nell’inchiesta Hydra

 

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