Prima di morire sotto i colpi dei killer Pasquale Izzi fu avvicinato dai suoi carnefici. I killer infatti, qualche giorno prima si recarono presso l’abitazione di Izzi per vederlo in faccia (dato che non lo conoscevano) e per organizzare al meglio il raid. A rivelarlo è stato il neo collaboratore di giustizia Mariano Torre, ex fedelissimo e braccio destro del boss Carlo Lo Russo:«Io e Luigi (Luigi Cutarelli) scendemmo e ci mettemmo d’accordo di andare a casa di Pasquale Izzi perchè noi al Pasquale Izzi in viso non lo conoscevamo. Andammo a casa sua con una scusa, abitava presso uno scantinato, attaccato alla sua porta abita Chicco il figlio di (….). Io e Luigi bussammo e chiedemmo:”Abita qui il figlio di…?”. Uscì Izzi con il figlio e ci dissero che abitava alla porta affianco. Ci raccontò che stava in permesso, che era andato a trovare i parenti a casa e che l’indomani mattina si doveva ritirare per tornare al carcere. Nel frattempo venne la polizia a controllarlo e io e Luigi ci nascondemmo dietro una pianta e poi ce ne andammo».
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