L’ospedale Cardarelli di Napoli si è reso protagonista quest’anno nel trapianto di fegato. Ben 44 riusciti in meno di un anno, da gennaio ad oggi, e ben quattro negli ultimi sette giorni.
Il primato del Cardarelli
Il nostro ospedale, il più grande del Sud Italia, mantiene il primato come migliore ospedale per combattere le gravi neoplasie non operabili e per la sostituzione degli organi interni, in pratica quando il trapianto è l’unica strada possibile per mantenere in vita il paziente. In tutta la regione, poi, è l’ospedale che ha accolto più donatori ovvero 24 su 48 totali in tutta la Campania, invertendo la media italiana con un tasso di opposizione del 25% contro il quasi 29% di media nazionale.
Le parole di Antonio D’Amore
A parlare di questo primato e della sua grandissima importanza, ci ha pensato Antonio D’Amore, direttore generale del Cardarelli: “Bisogna sensibilizzare sempre di più i giovani sull’importanza della donazione, far capire loro che ogni donatore può salvare fino a sette vite. Presto al Cardarelli attiveremo nuove linee di trapianto e stiamo approfondendo molto seriamente anche la procedura del trapianto da vivente. Il nostro ospedale è attrezzato per poter affrontare numeri importanti, ha tutte le strutture deputate all’emergenza e alla programmazione di interventi così delicati, con reparti pronti ad ogni evenienza“.
Vennarecci e l’obiettivo dei 50 trapianti
Sull’argomento donazioni e trapianti si è esposto anche il direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Epatobiliare e Trapianto di Fegato, Giovanni Vennarecci: “Il Cardarelli ha all’attivo dal 2019 ad oggi 252 trapianti di fegato, con 80 pazienti in attesa, siamo il terzo centro in Italia. Negli ultimi anni, dopo il Covid, c’è stato un incremento di trapianti, l’obiettivo è superare la soglia dei 50 interventi all’anno, ma dipende molto dalla numerosità dei donatori” .