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Il pentito De Falco resta sotto protezione: la decisione del Tar

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Alessandro De falco resta sotto protezione: il Tar del Lazio ha sospeso la revoca della protezione disposta dal Ministero dell’Interno a carico dell’ex affiliato aI Clan D’Ausilio e Giannelli di Bagnoli.

La Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo 14 giugno 2023 aveva evidenziato che il comportamento di Alessandro De Falco aveva assunto i caratteri della estrema gravità comportamentale, tali da ritenere necessaria la revoca del programma speciale di protezione per il collaboratore.

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Alla decisione si era opposto il legale di De Falco, ricorrendo al Tar del Lazio che nelle scorse ore ha accolto la domanda cautelare e sospeso l’efficacia e l’esecuzione del provvedimento impugnato, riammettendo il ricorrente al programma di protezione per i collaboratori di giustizia.

Da quasi 4 anni De Falco aveva deciso di passare dalla parte della giustizia, riempendo pagine e pagine di verbali che hanno permesso agli inquirenti di ricostruire fatti di sangue ed azioni criminali avvolte dal mistero: il pentito aveva racontato ai magistrati di essere finito nel mirino del boss Alessandro Giannelli: «Quando sono uscito dal carcere, precisamente il 15 luglio 2015, fui avvicinato da Omissis il quale mi disse che Alessandro Giannelli aveva ucciso Rodolfo Zinco e che io per volontà di Giannelli potevo fare la stessa fine perchè Giannelli era convinto che durante la sua carcerazione mi ero preso le piazze di Cavalleggeri e non gli mandassi i soldi in carcere”. Per questo reato Giannelli è stato condannato alla pena dell’ergastolo.

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