Sta facendo molto discutere la domanda, posta ieri dopo il match tra Udinese e Sassuolo, dall’opinionista nonché ex calciatore della Juventus Giancarlo Marocchi all’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi, prossimo avversario del Napoli in campionato.
Marocchi a Dionisi: “Prometti di battere il Napoli?”
“Prometti di battere il Napoli?”, questa la domanda posta da Marocchi all’allenatore neroverde. Una domanda che sa di provocazione, quasi di speranza da parte di alcuni che il Napoli possa lasciare punti per strada per permettere a qualche inseguitrice di riacciuffarla e riaprire la corsa al campionato. E che ovviamente ha scatenato la rabbia di molti tifosi napoletani.
Tifosi che si sono subito sfogati sui social, facendo riferimento anche al non poter portare sciarpe e magliette azzurre al Mapei Stadium il prossimo venerdì: “Al di là della legittima domanda, perché è normale che chi non tifa Napoli spera in un passo falso, mi chiedo perché ai napoletani viene vietato di portare le sciarpe negli stadi e poi invece si consente di portare le sciarpe di altre squadre negli studi televisivi dove servirebbe un po’ di equidistanza”. E poi: “Marocchi pensasse ai guai della Juventus”.
La risposta di Spalletti a Marocchi: “Ognuno è libero di fare il tifo contro chi vuole”
Immediata, nella conferenza stampa post partita contro la Cremonese, vinta dal suo Napoli per 3-0, la risposta di Luciano Spalletti: “Per quanto riguarda quello che ha detto Marocchi, c’è libertà di espressione e ognuno è libero di fare il tifo contro chi vuole: noi si va avanti per la nostra strada.”
E poi, a chi credeva che alla ripresa del campionato il Napoli sarebbe crollato: “Dicono che il Napoli prima o poi cadrà? Partiamo dai complimenti al pubblico per come ha incitato la squadra per tutto il tempo, ci è stato vicino e ha capito che non bisogna far calcoli ma vincere di volta in volta. Per mentalità ed importanza delle partite che giocheremo, dobbiamo essere disposti a tutto, a distruggerci sul campo per quel risultato lì”.