Prove che non reggono alla ricostruzione dei fatti. Testimonianze non sufficienti. In sintesi queste le ragioni che hanno portato la Corte d’Assise di Napoli ad assolvere Pietro Cerbone, nipote del boss dei Contini Nicola Rullo, dall’accusa di essere tra gli autori dell’omicidio di una prostituta cinese all’Arenaccia (avvenuto nel 2011)durante un tentativo di rapina. E dire che per quella vicenda altri due giovani, Vincenzo Rubino e un ragazzo all’epoca dei fatti minorenne, erano già stati condannati.
Fondamentale la strategia difensiva seguita dal legale di Cerbone, l’avvocato Mauro Dezio, riuscito non solo a smontare le accuse giunte dai collaboratori di giustizia nei confronti del ‘rampollo’ ma anche ad evidenziare i mancati riscontri alle intercettazioni che, nell’ottica della Procura, avrebbero dovuto inchiodare Cerbone che dunque, nonostante la richiesta del pubblico ministero alla condanna all’ergastolo, è stato assolto.
L’arresto di Cerbone e le parole su Angela
Cerbone fu arrestato dagli uomini della squadra mobile nel marzo dello scorso anno: secondo la ricostruzione la sera del 3 aprile 2011 Wu Shufen detta Angela fu trovata priva di vita all’interno della propria abitazione in via Sant’Attanasio. L’appartamento venne ritrovato completamente a soqquadro e sul cadavere della donna d’origine cinese furono rinvenute numerose ferite multiple da taglio e da punta. La donna fu uccisa con numerosi fendenti rinvenute in varie parti del corpo.
Tentò di opporsi alla rapina
La donna tentò di opporsi alla rapina di 230 euro. Per quel delitto furono individuati dapprima come responsabili Vincenzo Rubino, classe 1992 e Lucio Di Roberto, classe 1993 ma minorenne all’epoca dei fatti. I successivi sviluppi investigativi, partiti dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, consentirono di raccogliere gravi indizi di colpevolezza anche a carico di Cerbone. Il giovane fu ritenuto l’autore materiale insieme a Rubino e Di Roberto. Il coinvolgimento del 32enne non sarebbe mai stato svelato negli anni dagli altri indagati per il clima d’omertà indotto dal suo spessore criminale. Adesso è stato completamente scagionato dalle accuse.

