E’ il ras del rione Monterosa Francesco Pio Esposito il soggetto irreperibile per la tentata estorsione al negozio di autoricambi di Qualiano. L’uomo, figlio dello storico colonnello degli Abbinante Giovanni Esposito ‘o muort e fratello di Antonio coinvolto nel tentato omicidio del pentito Luigi Rignante, è ricercato nell’ambito dell’inchiesta culminata con cinque ordinanze per altrettante persone gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Gli indagati sono oltre ad Esposito, Francesco Abbinante, ex reggente dell’omonimo clan di Scampia, Donato Cacace, Maurizio Cicala, Luigi Estatico e Renato Pugliese. I destinatari del provvedimento cautelare, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dalla vicinanza al gruppo criminale degli Abbinante di Scampia, avevano richiesto alle vittime tangenti estorsive per un ammontare di 500mila euro oltre a tre appartamenti. Queste minacce estorsive si sono protratte per circa 6 mesi e sono culminate nell’incendio doloso dei locali di un’attività di rivendita avvenuta a mezzanotte del 19 aprile 2024. Nel corso dell’operazione, condotta da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Scampia, sono state sequestrate anche 2 pistole con relativo munizionamento, rinvenute nell’abitazione di uno degli indagati. Un altro soggetto destinatario dello stesso provvedimento è irreperibile e attivamente ricercato.
“Dovete dare tutto a me”, le minacce degli Abbinante ai titolari del negozio di autoricambi
«Dovete dare tutto a me, perché tutto quello che avete è di mio padre». Queste le minacce proferite da Francesco Abbinante, figlio del capoclan Guido Abbinante, ai titolari dell’azienda Autoricambi Fans con punti vendita a Giugliano e Qualiano, che avrebbero dovuto versare al giovane ras 500mila euro. I soldi non sono mai stati consegnati ed ecco che è iniziato il calvario degli imprenditori fino alle fiamme appiccate al locale lo scorso aprile. Dalla lettura dei capi di imputazione si apprende che a dare il via all’escalation di violenza sarebbe stato proprio Abbinante che il 9 ottobre 2023 si sarebbe presentato nel negozio di autoricambi minacciando uno dei titolari: «Tutto quello che fate qua, passo una volta al mese, mi dovete dare tutto a me, perché tutto quello che avete è di mio padre». Stessa scena pochi mesi fa quando Pugliese, Cicala ed Estatico, esponenti del clan Grimaldi di Soccavo, minacciavano il titolare chiarendo «di essere venuti a nome di Guido Abbinante, il quale pretendeva 500mila euro e due appartamenti».