L’ennesimo colpo predatorio, avvenuto con violenza e spregiudicatezza, scatena la dura reazione del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che denuncia lo stato di abbandono in cui versano commercianti e cittadini, costretti a subire l’escalation di furti e rapine nella provincia di Napoli.
L’episodio emblematico riguarda il LAUSI SHOP sulla Via Nuova Detta Casoria civ. 90, colpito nella notte tra sabato e domenica, 5 ottobre, esattamente alle ore 03:37.
Raid nel negozio di telefonia a Casoria: ladri portano via smartphone, tv e joystick
I malviventi, ripresi dai sistemi di videosorveglianza e agendo a bordo di un’Audi A4, hanno devastato il punto vendita, asportando merce per un valore stimato tra gli 8.000 e i 9.000 euro, tra cui smartphone, smartwatches, televisori e consolle di gioco, oltre al fondo cassa.
“La situazione non è più sostenibile. La criminalità dilaga e la sensazione di insicurezza per i commercianti e i cittadini onesti è ai massimi livelli”, dichiara il deputato Francesco Emilio Borrelli assieme al consigliere comunale di Casoria di Europa Verde Salvatore Iavarone. “Questi delinquenti agiscono sapendo di poter contare sull’assenza di un efficace controllo del territorio e di un’adeguata presenza di pattuglie e presidi di Forze dell’Ordine”.
Il parlamentare e il consigliere puntano il dito contro la gestione della sicurezza e l’evidente carenza di organico: “Da due anni si promettono nuovi agenti per la Campania e per le zone più a rischio, ma le cifre dimostrano che i nuovi assunti hanno a malapena coperto coloro che sono andati in pensione”. Borrelli ha più volte evidenziato come l’implementazione promessa non sia mai avvenuta, lasciando gli agenti in servizio a lavorare in condizioni inaccettabili e con risorse insufficienti.
L’appello alla sicurezza del deputato Borrelli
Borrelli infine critica aspramente l’impostazione delle recenti politiche governative sulla sicurezza, riprendendo le preoccupazioni dei cittadini colpiti: “Mentre i commercianti e i residenti sono costretti a barricarsi in casa, e i rapinatori se la ridono, l’attenzione legislativa è distorta”.
“Il decreto sicurezza varato dal Governo, più che affrontare e combattere la criminalità organizzata e predatoria, sembra essere mirato a colpire chi esprime il proprio dissenso politico, i manifestanti e gli scioperanti”. Le nuove norme, che inaspriscono le pene per azioni non violente durante le proteste, rischiano di criminalizzare il dissenso pacifico, mentre il fronte della micro e media criminalità che devasta le attività commerciali resta un’emergenza irrisolta e prioritaria.
“Chiedo ancora una volta al Ministro dell’Interno un intervento immediato e risolutivo: servono pattuglie e uomini in divisa in più, non solo promesse per coprire il turnover,” conclude Borrelli.