Furono travolti e uccisi dopo una rapina. E’ arrivata la sentenza per Leonardo Mirti, l’investitore di Posillipo. Con la sua Smart ha speronato i due presunti rapinatori, nel corso di un drammatico inseguimento ripreso da una telecamera di una salumeria lungo via Posillipo. A morire furono Alessandro Riccio e Emanuele Scarallo (rispettivamente di 17 e 18 anni), i due presunti rapinatori nella zona del Virgiliano. Lorenzo Mirti ha incassato otto anni e otto mesi. Era la notte tra il nove e il dieci agosto del 2013.
la storia
Mirti, in auto con la sua fidanzata, subisce la rapina dell’iPhone. I malviventi fuggono su uno scooter, ma poco dopo Mirti e la sua ragazza li ritrovano sulla propria strada. E una telecamera riprende la tragedia che si consuma in una curva, quando l’auto investe Emanuele Scarallo e Alessandro Riccio provocandone la morte.
La difesa sostiene la tesi dell’omicidio colposo: il tamponamento sarebbe avvenuto in una fase di paura e concitazione, come dimostra il fatto che l’auto è poi finita contro alcuni paletti mettendo a rischio l’incolumità di Mirti e della fidanzata.
Le immagini mostrano che Mirti ha incrociato e riconosciuto i responsabili della rapina che percorrevano la strada in direzione opposta. A questo punto ha fatto inversione di marcia e li ha inseguiti fino a investirli.