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Rapina con ostaggi a Napoli, la banda usava un’app per colpire

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La sera dello scorso 16 marzo, 4 persone, armate di pistola, sono entrate in azione in un supermercato a Materdei dove hanno preso in ostaggio gli addetti alla sistemazione merci. Dopo avere legato le mani dei lavoratori con il nastro isolante, i banditi hanno rubato la cassaforte. In quell’occasione, sempre sotto la minaccia delle armi, hanno costretto le vittime a trasportare la cassaforte dal primo piano al piano terra dell’immobile costringendo le vittime a caricarla nel bagagliaio di un’auto.

L’app per copiare le chiavi

Le indagini della Squadra Mobile guidata dal dirigente Giovanni Leuci, coordinate dalla Procura di Napoli, svolte anche ascoltando vittime e testimoni, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei 5 uomini, protagonisti di diversi colpi tra marzo e giugno 2024.

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In manette sono finiti Massimo Avallone, 56enne di Bacoli, i fratelli Renato Elia e Francesco Elia dei Quartieri Spagnoli, rispettivamente di 72 e 70 anni, Pasquale Inocenta, 59enne di Fuorigrotta attualmente detenuto; Gennaro Ruggiero, 59enne del Pallonetto.

Gli indagati, è anche emerso dagli accertamenti, riuscivano a mettere a segno le rapine sfruttando anche la tecnica della duplicazione delle chiavi mediante l’utilizzo del software Sneakey, un sistema che ha consentito loro di riprodurre le chiavi delle porte d’ingresso di abitazioni e degli esercizi commerciali, nei quali si introducevano, utilizzando solo le fotografie scattate alle vittime durante sopralluoghi preliminari.

 

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