Niente arresto per i 28 agenti penitenziari per i quali i pm Alessandro Milita, Daniela Pannone e Alessandra Pinto avevano chiesto le misure cautelari, già rigettate nel 2024 per le presunte violenze durante il lockdown nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Anche questa volta il tribinale del Riesame ha ritenuto insussistenti le esigenze cautelari, essendo trascorsi oltre 4 anni dai fatti.
I 28 agenti (attualmente in servizio a Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere e Avellino) potranno, dunque, affrontare il processo a piede libero.
In totale sono 41 le persone indagate in questo procedimento, meno della metà (105) rispetto a quelle attualmente sotto processo per i medesimi fatti, originatisi con una perquisizioni straordinaria poi degenerata e che ha portato alle denunce da parte dei detenuti vittime delle presunte violenze.