Rita De Crescenzo è, senza dubbio, uno dei personaggi più chiacchierati delle ultime settimane. Sia per il caso di “overtourism” a Roccaraso che, in ultimo, per quello relativo allo spaccio di droga.
La tiktoker si trova, infatti, a processo per fatti risalenti al 2015, e in quanto a ciò ha già provveduto a respingere tutte le accuse attraverso appositi video sulla nota piattaforma social.
Rita De Crescenzo si racconta da Paolo Del Debbio a “Dritto e Rovescio”
E, ospite nella puntata di “Dritto e Rovescio” andata in onda ieri sera, giovedì 20 febbraio, ha raccontato la sua storia personale e professionale.
Ripresa dal conduttore Paolo Del Debbio, queste le sue parole: “Avevo un negozio, ma per ora l’ho tolto perché abbiamo tutta un’altra attività. Mio marito e i miei figli sono ormeggiatori, da generazioni abbiamo un piccolo ormeggio di famiglia. Io non riuscivo a gestire il negozio tra eventi, inviti e feste e perciò l’ho chiuso”.
La donna, poi, parla della sua giornata tipica come tiktoker: “La mattina mi sveglio e ho un compito, sono sei anni che ci metto la faccia: porto avanti i social facendo le dirette e facendo compagnia alla gente in maniera naturale, senza trucco. Io porto sorrisi e tanta felicità a tutte le persone”.
Alla risposta su quanto guadagnasse tramite i social, Rita risponde così: “Quando ho iniziato con questa piattaforma c’era effettivamente un guadagno, ma lo scoperto dopo due anni: se lo prendeva tutto mio figlio. Ora TikTok non paga più, ma non me ne pento. Tutto quello che guadagno lo porto in casa per i miei figli”.
“TikTok una terapia, non faccio uso di droghe e psicofarmaci da 6 anni”
L’influencer napoletana confessa che TikTok è stato di fondamentale importanza nella sua vita. “Per me TikTok è stata una grande terapia. Sono 6 anni che non faccio più uso nè di droghe nè di psicofarmaci. Mi sono sentita realizzata con questa piattaforma perché ho visto la gente che mi ama e mi sono sentita apprezzata”.
E aggiunge: “Facevo uso di queste sostanze perché ho avuto un’infanzia difficile, ho avuto un bambino a 13 anni”. Infine, riguardo alle accuse per presunto spaccio di droga precisa: “La Cassazione mi ha dato ragione, ci sono gli atti che parlano. Io non l’ho mai venduta, non ho mai spacciato. Ci sono intercettazioni telefoniche perché io facevo uso di droga e compravo grandi dosi, ma sono cambiata e ora sono un buon esempio”.

