Nel quartiere di Posillipo, personale della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Posillipo ha arrestato un uomo latitante.
Rubava nelle case a Posillipo, latitante finisce in manette
L’uomo era sfuggito ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli lo scorso gennaio.
L’ordinanza, richiesta dalla Procura della Repubblica, riguardava più tentativi di furto in appartamento, commessi insieme ad altri due soggetti nel quartiere di Posillipo. Mentre gli altri due indagati furono arrestati il 24 gennaio 2025, il terzo si era dato alla fuga.
Le indagini, condotte congiuntamente dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Posillipo, hanno portato all’individuazione del latitante nel Campo di Via Cupa Perillo, dove è stato arrestato.
L’operazione si inserisce nell’ambito di un’attività più ampia volta a contrastare i furti in appartamento.
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Per evitare di essere intercettati gli affiliati al clan Licciardi usavano cellulari russi con sistemi di sicurezza di livello militare. Questo dettaglio emerge dall’ordinanza cautelare atti notificata ieri dalla Squadra Mobile di Napoli a 8 membri dei Licciardi e dei Sautto. nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
“Noi avevamo i telefoni criptati, intendo dire i telefoni di marca Acquarius con cui puoi comunicare con una certa tranquillità; di solito noi li usavamo solo per messaggi; erano abbastanza sicuri perché dotati di codice ed anche se sequestrati dalle Forze dell’ordine non possono essere consultati se non hai il codice e vari tentativi li rendono inutilizzabili“, ha dichiarato il pentito della mala di Caivano, Vincenzo Iuorio, nel novembre del 2020. Il sistema operativo dava garanzie ai camorristi anche da eventuali sequestri. Secondo Iuorio quando gli affiliati si mandavano messaggi con questi cellulari, comprati grazie a dei trafficanti di droga, utilizzavano dei soprannomi.