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venerdì, Marzo 29, 2024
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Omicidio del piccolo Samuele, arrivano le prime ammissioni di Cannio

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“Non intendo riferire dettagli sulle dichiarazioni rese dall’assistito”, “sono coinvolte famiglie che stanno soffrendo” e “non intendiamo speculare su questa triste vicenda”. Mantiene lo stretto riserbo l’avvocatessa Mariassunta Zotti che da qualche ora ha assunto la difesa di Mariano Cannio. Il 38enne è accusato di avere ucciso Samuele, il bimbo di 4 anni precipitato venerdì scorso a Napoli da un balcone posto al terzo piano dell’abitazione dove vive la sua famiglia.

SI ATTENDE LA DECISIONE PER CANNIO

Zotti ha risposto così ai giornalisti che la attendevano davanti al carcere di Poggioreale dove Cannio è recluso da sabato scorso. Ora si attende per la decisione che prenderà il gip Valentina Gallo riguardo la sorte dell’uomo che è affetto da problemi psichici.

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Secondo quanto apprende l’Ansa, comunque, Cannio avrebbe fatto parziali ammissione circa l’accaduto e ora appare verosimile che all’esito della convalida. Intanto le parti chiedono un incidente probatorio finalizzato a verificare se il 38enne era capace di intendere al momento del fatto e se è una persona socialmente pericolosa. Qualora venga accettato il contraddittorio sulla non imputabilità e sulla pericolosità sociale, potrebbe essere applicata la misura della sicurezza personale.

IL VIDEO DEL PICCOLO SAMUELE

Quanto al video circolato sui social media, nel quale il bambino di quasi quattro anni dice al domestico «ti butto giù», accompagnando la frase con un insulto dialettale, l’ avvocata Moscatelli ha detto che «non è oggetto di contestazione, almeno per il momento. Se lo sarà, lo valuteremo».

La madre di Samuele ha lanciato un appello, chiede ‘pietà’: «Per piacere non pubblicate più fotografie di mio figlio, né video». L’ inchiesta sulla morte del bambino, che ha provocato forte commozione nel quartiere di San Carlo Arena, è affidata al pm della Procura di Napoli Barbara Aprea. Cannio viene descritto come di carattere chiuso e con una personalità problematica. Ha ammesso con gli investigatori di aver preso in braccio il bambino sul balcone, ma ha negato di averlo buttato giù.

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