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venerdì, Aprile 19, 2024
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Sant’Alessandro, 36 anni fa la strage che cambiò la storia della camorra

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Trentasei anni. Tanto il tempo trascorso da quel 26 agosto del 1984, la data della strage di Sant’Alessandro. La sfida lanciata dai Bardellino contro i Gionta. La strage nacque dopo la carcerazione di Raffaele Cutolo e la scomparsa del cartello criminale che si era scontrato con il boss della NCO, la Nuova Famiglia. I clan di Antonio Bardellino, Gionta e Nuvoletta, un tempo alleati si divisero. Nel frattempo il clan Gionta aumentò la sua potenza, si alleò con il clan Nuvoletta per comandare su Torre Annunziata, ed estese i suoi interessi al traffico di droga, contrabbando, racket del pesce e della carne. Inevitabilmente si svilupparono delle tensioni con gli altri clan della zona, in particolare con gli Alfieri e il clan di Antonio Bardellino. Nei mesi scorsi diversi episodi avvicinarono allo scontro finale. Poi nel giugno del 1984, un uomo di Bardellino venne ucciso al mercato del pesce e questa aggressione determinò la durissima risposta.

La strage di Sant’Alessandro sancì la fine della Nuova Famiglia

Il 18 agosto 1984 nei pressi di Scalea venne rubato un autobus, usato, pochi giorni dopo, per compiere la strage. Difatti in data 26 agosto 1984, verso mezzogiorno l’autobus giunse davanti il circolo dei pescatori di Torre Annunziata, dove spesso si riunivano gli uomini legati ai Gionta, il mezzo esponeva un cartello recante scritto “Gita turistica”. Dal mezzo uscì un commando di 14 sicari armati di fucili a pompa, AK-47 ed IMI Uzi, che aprì il fuoco uccidendo 8 persone, mentre altre 7 furono ferite. Alcune delle vittime non erano legate alla camorra e il boss Valentino Gionta, obiettivo principale della spedizione, riuscì a sfuggire. In quell’agguato perse la vita anche Francesco Fabbrizzi, completamente estraneo alla criminalità organizzata, che transitava tra via Castello e via Roma nei pressi proprio del circolo. Anche una bambina rimase ferita. La ‘strage’ ebbe un impatto mediatico enorme e per la prima volta rese evidente che il fronte anti-Cutolo si era definitivamente sfaldato.

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