Un pomeriggio di gioco si è trasformato in tragedia per una famiglia di vacanzieri romani. Un adolescente di 17 anni, in vacanza in un campeggio, ha scavato una buca profonda circa 1,5 metri sulla spiaggia vicino ai suoi fratellini minori. L’incauto gesto si è concluso in dramma: il crollo improvviso della sabbia lo ha sepolto, impedendogli di riemergere.
I momenti dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo stava giocando con i più piccoli quando, caduto nella fossa che aveva scavato, è rimasto intrappolato dalla sabbia che gli ha ceduto addosso all’improvviso. I fratellini, spaventati, hanno immediatamente richiamato l’attenzione del padre, che ha dato l’allarme.
Invano l’intervento dei soccorsi
I soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente, insieme ai Carabinieri di Tuscania, ma ogni tentativo di rianimazione non ha avuto esito positivo. Il giovane è stato dichiarato morto sul posto, lasciando genitori e fratellini sconvolti. La Procura di Civitavecchia ha disposto il sequestro della salma per accertamenti medico-legali
Contesto e reazioni
L’incidente si è verificato nel tardo pomeriggio nella zona balneare di Montalto di Castro. Come spesso accade durante le vacanze estive nei campeggi, anche un gioco innocente può trasformarsi in fatale se non si rispettano le norme di sicurezza: le buche sottili nel terreno sabbioso possono crollare senza preavviso.


