Tra le attività poste sotto sequestro nel blitz contro gli Amato-Pagano c’è la nota concessionaria Del Bono Moto, situata a Melito in via Cristoforo Colombo. Secondo i magistrati presso la sede della società di Antonino Del Bono non solo si svolgevano rituali incontri tra gli affiliati, ma avrebbe fornito veicoli del proprio noleggio auto e moto di lusso. Inoltre si sarebbe adoperato per intestarsi mezzi in realtà di proprietà di Enrico Bocchetti, simulando contratti di noleggio. Secondo i magistrati
Del Bono Antonino, trovandosi in difficoltà finanziare, accetta l’aiuto di Nappi
Vincenzo ed a quel punto si lega al clan in posizione certamente subordinata, ma
rientrante nell’organigramma con il compito di fornire veicoli e base logistica.
Presso l’esercizio commerciale di Del Bono sono state poste telecamere per procedere
ad attività di osservazione verificando la presenza di soggetti ritenuti affiliati al clan.
Secondo la ricostruzione operata dall’accusa l’interesse del clan era quello di poter
disporre di una società di autonoleggio, il cui titolare compiacente consentisse di
utilizzare e acquistare auto e moto senza lasciare tracce; in un momento successivo gli
uffici della società Del Bono erano diventati una base operativa del clan.
La società di Del Bono Antonino, esercente attività di commercio
all’ingrosso e dettaglio di motocicli e ciclomotori, solo dal febbraio 2022 ha come
oggetto anche il noleggio veicoli.
Il costo per il noleggio era stato fissato a 150 euro a settimana, prezzo ritenuto però troppo basso tanto da non coprire neanche i reali costi di gestione del veicolo. Inoltre dalle indagini emerge che alcuni affiliati non pagano neppure puntualmente i canoni settimanali per i veicoli utilizzati. Del Bono, secondo gli inquirenti “non è un socio alla pari, ma certamente è un imprenditore che ha accettato l’aiuto finanziario del clan in cambio di una totale sudditanza”.