PUBBLICITÀ
HomeCronacaSequestrati dopo il tentato omicidio, "'O Topone trattò la liberazione dei ragazzi...

Sequestrati dopo il tentato omicidio, “‘O Topone trattò la liberazione dei ragazzi della Vanella”

PUBBLICITÀ

L’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, culminata con l’esecuzione di 22 ordinanze di custodia cautelare, ha ricostruito nel dettaglio la struttura e le attività del clan Licciardi, componente chiave dell’Alleanza di Secondigliano. Ciò anche grazie alle dichirazioni dei collaboratori di giustizia, come Giuseppe Ambra, ex capozona dello Chalet Bakù di Scampia per conto degli Abete-Abbinante.

Ambra si è soffermato sul profilo criminale di Gennaro Cannavacciuolo (detto ‘o Topone), conosciuto nell’occasione del sequestro di alcuni ragazzi della Vanella Grassi, quando i ‘girati’ si rivolsero alla Masseria Cardone per fare da tramite ed ottenere la loro liberazione. Ambra ha dichiarato ai magistrati che Gennaro Cannavacciuolo “era la persona che veniva per fare da tramite per questi incontri”. 

PUBBLICITÀ

Le parole del collaboratore di Giustizia Giuseppe Ambra: “Venne Gennaro Cannavacciuolo per parlare con i referenti del cartello Abete-Abbinante-Notturno. Venne allo chalet Bakù, si presentò come amico della Masseria Cardone e disse che doveva portare una ambasciata ai capi del clan. Io lo accompagnai al Lotto TB al settimo piano e lui parlò con Omissis. Non partecipai personalmente a questa riunione, ma mi fu riferito che dovevano recarsi alla Masseria Cardone, dove Maria Licciardi e il marito volevano parlare per fare da pacieri in questa vicenda, conseguenza del tentato omicidio di Omissis”.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ