Sequestrato il “Cimitero delle 366 fosse” a Napoli. Si tratta di uno dei monumenti storici, realizzato nel Settecento dall’architetto Ferdinando Fuga.
Al suo interno, centinaia di loculi abusivi.
Sequestrato il cimitero delle “366 fosse” a Napoli, al suo interno centinaia di loculi abusivi
Il provvedimento, spiega la Procura partenopea, “si è reso necessario per la riscontrata realizzazione di una serie di opere edilizie abusive succedetesi nel tempo e reiterate”.
Secondo la Procura, “attraverso la costruzione di centinaia di loculi nelle arcate perimetrali interne”, sarebbe stata “pregiudicata e comunque gravemente alterata l’identità del monumento storico opera dell’architetto Ferdinando Fuga”. Il reato ipotizzato è quello di deterioramento o distruzione di beni culturali.
“Questa iniziativa – sottolineano gli inquirenti – rientra nella più ampia opera di monitoraggio complessivo dei siti di rilievo storico, artistico ed architettonico delle città di Napoli, avviata dalla Procura in cooperazione con la Sovrintendenza di Napoli e con il Dipartimento di Architettura della Università Federico II. Un monitoraggio che ha condotto nel recente passato, tra gli altri, al sequestro di Villa Ebe, del Cimitero dei Colerosi, della Stazione Bayard, della Canonica di San Biagio dei Taffettanari”.