Era accusato di aver messo in piedi un’articolata attività di truffa ai danni di ignari pensionati. Insieme ad alcuni complici fingendosi agenti della polizia postale convincevano i malcapitati a fornirgli i propri codici di accesso per sventare ipotetiche truffe a loro carico da parte di operatori dello sportello delle poste infedeli.
In questo modo riuscivano a svuotare i loro conti. Ben 84 le ipotesi accusatorie per Antonio Zito, 29enne di Soccavo imparentato con gli Scognamillo, accusato di aver dilapidato decine e decine di conti di pensionati liguri. È invece al termine del processo di primo grado Zito è stato condannato per soli due episodi sugli 84 complessivi venendo condannato a solo un anno di reclusione. Un risultato lusinghiero frutto della strategia difensiva messa in campo dai suoi legali, gli avvocati Giuseppe Perfetto e Antonio Girfoglio che hanno così demolito le accuse per il loro assistito.