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domenica, Giugno 16, 2024
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Silvana morta dopo la liposuzione, condannata l’anestetista della clinica

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Silvana Inserra morì dopo essere sottoposta ad un intervento di routine di liposuzione. Lunedì l’anestesista è stata condannata a 2 anni di reclusione per omicidio colposo come riporta il Messaggero. La 47enne ex modella di Sorrento si spense dopo 6 giorni dall’intervento.

Secondo il tribunale monocratico è responsabile della morte per arresto cardiocircolatorio della donna di Sorrento, avvenuto nel 2020. Il giudice della nona sezione ha accolto la richiesta del pm Pietro Pollidori che, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto per l’imputata proprio due anni di carcere. La clinica, responsabile civile nel procedimento, ora dovrà pagare, insieme alla dottoressa Scarcia D’Aprano, una provvisionale di 100mila euro in favore dell’uomo e 5mila euro di spese legali.

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Il ricordo del marito di Silvana

Il marito Antonio scrisse un lungo post per ricordare Silvana: “Lo strazio il dolore per tutto questo non è descrivibile con alcuna parola e non sarai mai accettabile, non utilizzo mai Facebook se non per qualche battuta o scherno, mai per esprimere pensieri o considerazioni, preferisco dirli di persona o in privato, ma dopo ormai 9 giorni da quel terribile giorno, quando è iniziato il calvario, dopo le tantissime manifestazioni di affetto e cordoglio, che ti hanno dedicato volevo ringraziare tutti per la vicinanza e l’affetto che ti hanno dimostrato, in primis i nostri più cari amici e parenti che sono stati qui per starti vicino piu’ giorni a pregare e sperare in un miracolo, ancor di più il nostro migliore amico Gluigi che non riesco a mandare via in alcun modo, in attesa di poter ritornare con te a casa e darti l’ultimo saluto con tutte le persone che ti vogliono bene. Lei per me era Mora (come amore al femminile), io le parole non riesco a trovarle e non credo esistano per descriverla, la sua straordinaria bellezza che mi ha fatto perdere la testa era nota a tutti, ma la sua bellezza interiore è indescrivibile, io nulla in confronto a lei, la purezza d’animo, la trasparenza, la sincerità, il mostrare senza filtri il suo essere, per lei erano imprescindibili verso chiunque senza compromessi, la complicità la dedizione ed unione con me è Paola senza uguali. Mi hai regalato, sorrisi sensazioni, emozioni, quell’amore totale che molti sognano e che forse non hanno neanche mai sfiorato, la tua vita era in funzione solo di Paola e me, noi tre eravamo tutto quello che si può sognare, uniti e complici in tutto, forse avevamo troppo per essere accettabile o infinito…, addio Mora mia mi lasci il dono più straordinario che un padre possa desiderare, una piccola te (pazza di te e me),solare, sempre sorridente, sicura di se, con tanti interessi anche al servizio e per il bene degli altri. Per lei eri mamma, migliore amica, confidente. Appena tornava a casa correva a raccontarti, e ridevate o vi confrontavate assieme, sempre ogni giorno, i nostri sorrisi, la complicità, i giochi, le prese in giro, la nostra piccola cagnolina Kikka ormai componente della famiglia, riempivano di gioia la nostra casa. Io ho cercato di fare il possibile per renderti felice e prendermi cura di te dal primo giorno che ti ho conosciuto, di realizzare i tuoi ed i nostri sogni ed in parte ci ero riuscito, ora mi sento atterrito, inutile, impotente di fronte a questa ingiustizia, avrei voluto fosse toccato a me piuttosto“.

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