Michele Mazzarella era scontento della gestione della gruppo di Somma Vesuviana e decideva di dare una svolta, nonostante la sua detenzione nel carcere di Siracusa. L’occasione si presentava nel gennaio del 2024 con l’arresto di Salvatore Di Caprio e con la conseguente estromissione di Fabio Civita. A quel punto Rosario De Bernardo e Clemente Correale avrebbero assunto la guida del gruppo grazie all’autorizzazione del capoclan del Mercato detto ‘o Fenomeno.
I due ras di Somma Vesuviana si sarebbero subito attivati nel convocare tutti i pusher presenti sul ‘loro’ territorio. La volontà era concordare le nuove condizioni di acquisto della droga e, in mancanza, imporre il pagamento di una tangente settimanale di 400-500 euro. I duo si sarebbe anche impegnato a comprare, a loro volta, la droga dal mazzarelliano Fabio Annunziata, alias Masaniello.
Lo spaccio di droga per arricchire le casse del clan Mazzarella
Il giorno dopo l’arresto di Di Caprio, Correale sarebbe stato convocato a Napoli nella casa di un ras mazzarielliano dove, come poi racconterà lui stesso ai due coniugi De Bernardo, gli era stato riferito da Salvatore Giannetti detto ‘o Scorpione che ‘o Fenomeno aveva deciso di affidargli il ruolo svolto prima da Di Caprio. Dunque Correale doveva gestire un grosso traffico di droga assicurando soldi alle casse del clan ed ai detenuti parte, cosa che non era avvenuta negli ultimi tre mesi con Di Caprio
Rosario De Bernardo: Lo “caccia” lui… L., dobbiamo andare un momento a
Napoli… Ho capito, proviene direttamente da Napoli, proviene da Napoli. Michele…
Dice, ora questo porta parecchia fatica … Cinquemila euro, il fatto… porta la “braciola” alla moglie, hai capito? MENTRE “TOTORE CAPRIO”, NON LO DAVA NIENTE A MICHELE. Quindi l’obiettivo finale sarebbe stato destinare parte dei soldi dell’attività al clan e ai suoi detenuti.