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venerdì, Aprile 19, 2024
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Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli, la zia 19enne resta in carcere

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Resta in carcere la zia 19enne della due sorelle di 17 e 23 anni sfregiate con l’acido nel quartiere Sanità di Napoli la notte tra il 29 e il 30 maggio scorsi. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame al quale la giovane si è rivolta attraverso l’avvocato Bernardo Scarfò. Alla zia delle due sorelle la Procura di Napoli, precisamente la sezione «fasce deboli» coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, contesta il reato di «deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso» in concorso.

La donna, dallo scorso 31 maggio, è chiusa nel carcere femminile di Pozzuoli. L’attività investigativa si occuperà adesso, di individuare eventuali ed ulteriori responsabilità: insieme con la 19enne, infatti, quella notte, entrarono in azione, in sella a tre scooter anche altre persone

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LE INDAGINI DELLA SQUADRA MOBILE

Una querelle che prese una brutta piega secondo le indagini della Squadra Mobile che cercarono di fare luce su un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. Dalle indagini emerse che i social ebbero un ruolo determinante nell’esacerbare gli animi.

L’ATTIVITA’ SUI SOCIAL

L’attività sui social di una delle due ragazze si interruppero intorno alla mezzanotte e circa un’ora prima dell’aggressione: l’ultimo post, delle 23.58, fu pubblicato per commentare di una sorta di proverbio – “Peggio della bugia che ha le gambe corte, c’è l’invidia che ha la lingua lunga” – con una frase costellata da emoticon che lascia trapelare la sussistenza di una querelle: “lingua lunga ma di bugie… precisiamo”. Un’ora dopo, intorno all’una di notte, scattò l’aggressione.

Altro post dello stesso tenore dell’ultimo, la giovane lo pubblicò nel tardo pomeriggio di domenica (“quello che odiano di te è perché manca a loro”) e anche questo sembrerebbe riconducibile a una querelle di tipo sentimentale. Fece riferimento a presunte “malelingue”, invece, quello pubblicato, sempre domenica, per commentare un altro detto (“La gente vive di cattiveria, soffre di invidia e sputa veleno”): “Sputano veleno perke c’è tanta m… nella loro vita”, scrisse la ragazza sul suo profilo social.

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