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giovedì, Marzo 28, 2024
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Si torna a sparare a Napoli, ferito figlio del ras Perfetto

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Ancora una notte di sangue a Napoli. L’obiettivo questa volta il figlio di uno dei ras indicati come uno dei registi della nuova guerra di Pianura, Vitale Perfetto. Il giovane, 20enne incensurato, sarebbe stato colpito in via Cinthia alla spalla e braccio sinistro. Il padre viene indicato come uno degli eredi del gruppo Pesce-Marfella, quello che insieme ai Carrillo starebbe contendendo le piazze del quartiere ai Calone-Marsicano. Il giovane, subito dopo il raid, è stato trasportato al vicino ospedale San Paolo anche se ha rifiutato il ricovero. Già l’anno scorso il nome dei Perfetto era ritornato al centro delle cronache quando vi era stata una stesa nei pressi dell’abitazione della famiglia. A Pianura, come nella vicina Soccavo, la situazione resta tesa.

La stesa contro l’abitazione di Vitale Perfetto

Era il giugno dello scorso anno quando i sicari entrarono in azione esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione di Vitale Perfetto (leggi qui l’articolo). Secondo i riscontri raccolti dagli uomini del locale commissariato (dirigente Arturo De Leone, ispettore Ernesto Lepre) i killer, prima di sparare, urlarono facendo proprio il nome del giovane ferito la scorsa notte. Ben tredici i colpi di pistola (calibro 9×21) esplosi all’indirizzo del portone dello stabile dove abitano i Perfetto: Vitale Perfetto viene indicato come colui che, insieme a Lorenzo Carrillo, starebbe cercando di ricostituire il gruppo un tempo organico al clan Pesce-Marfella.

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L’articolo precedente: il blitz nel fortino del clan dopo le stese

La risposta dello Stato a Pianura non si è fatta attendere. Prendendo la forma di un maxi blitz operato in quella che è indicata come la roccaforte del gruppo Carrillo-Perfetto, la formazione criminale in guerra contro i Calone-Marsicano. L’intervento degli uomini del locale commissariato (dirigente Arturo De Leone, ispettore Ernesto Lepre) è avvenuto nelle palazzine di via Evangelista Torricelli, ‘teatro’ qualche giorno fa dell’ennesima stesa, ormai un botta e risposta di azioni armate e intimidazioni che da tempo si ripete. Qui i poliziotti, hanno rinvenuto, all’interno delle rispettive controsoffittature condominiali, un fucile mitragliatore d’assalto AK47 Kalashnikov, una pistola mitragliatrice Ingram M11 calibro 9, due pistole a tamburo di cui una Smith e Wesson calibro 357 Magnum e l’altra Astracal calibro 38. Oltre questa ‘Santa Barbara’ gli agenti hanno recuperato 135 cartucce di diverso calibro, otto panetti di hashish del peso complessivo di 800 grammi circa, un involucro contenente 5 grammi di cocaina e un sacchetto con sostanza da “taglio”. Gli agenti, nell’atrio di uno degli edifici sottoposti a controllo, hanno inoltre rinvenuto uno scooter risultato rubato nello scorso mese di aprile e lo hanno restituito al legittimo proprietario. Una vera e propria stangata per il gruppo che avrebbe messo nel mirino il quartiere ingaggiando una guerra senza esclusione di colpi con la parte avversa, tensioni che potrebbero avere a che fare con l’omicidio di Enrico Marmoreo, avvenuto nella vicina Fuorigrotta nella notte di Pasqua (leggi qui l’articolo).

L’omicidio di Enrico Marmoreo e la ‘pista’ che porta a Pianura

Potrebbe essere legata alla faida in corso a Pianura la morte di Enrico Marmoreo, il 25enne trovato senza vita ieri sera all’esterno dello Stadio Maradona. Secondo una recentissima informativa Marmoreo, qualche mese fa, è stato fermato dalla polizia in compagnia di personaggi organici al gruppo Marsicano, alleato dei Calone. Si tratta del gruppo di Pianura da tempo in guerra con i Carrillo-Perfetto per il controllo delle piazze del quartiere. Nei giorni scorsi proprio a Pianura ci sono state azioni armate l’ultima delle quali in via Evangelista Torricelli ha portato all’esplosione di colpi di arma da fuoco tra la gente. L’ipotesi è che l’omicidio di Marmoreo possa essere legato a quei raid, una sorta di botta e risposta tra due gruppi che da tempo si fanno la guerra. Il 25enne è stato colpito da almeno 8 colpi d’arma da fuoco. Il calibro è 9×21. La salma è stata sequestrata per l’autopsia e messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Indagini in corso da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e del Nucleo Operativo dei Carabinieri della compagnia di Bagnoli.

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