La guerra interna agli Amato-Pagano, la faida maranesi-melitesi, è stata spiegata ai magistrati dal collaboratore di giustizia Antonio Accurso: “Era Natale 2013: in quel periodo Cicciariello (Francesco Paolo Russo) si era allontanato, come ho già detto perché erano in crisi i suoi rapporti con il Riccio per la presenza dei maranesi, per cui stava molto con noi della Vinella e mi ha confessato degli omicidi. In diverse occasioni ho inviato, tramite Cicciariello, i miei saluti a Renato (Renato Napoleone all’epoca reggente del gruppo), che all’epoca era in comunità, perché ero consapevole che tra i due vi fosse un certo rapporto, che poi ho capito esserci dopo l ‘arresto di Mariano, del resto con Cicciariello c’era sempre un giovane: tale Angioletto, parente di Renato. Dopo l’arresto di Mariano (Mariano Riccio)i rapporti interni al clan Amato-Pagano si rompono: di qui due omicidi, quello di Tonino ‘o chiattone e quello del ragazzo di Casandrino, entrambi vicini a Mariano».
”Stava con noi della Vanella, con Riccio i rapporti erano rotti”, la faida spiegata dal pentito
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