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domenica, Giugno 16, 2024
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Stop al Reddito di Cittadinanza, incontro al Comune di Napoli con gli ex beneficiari: “Siamo molto preoccupati”

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Questa mattina, i rappresentanti dellAmministrazione comunale hanno incontrato alcuni beneficiari  del Reddito di cittadinanza che in questi giorni hanno ricevuto il messaggio di sospensione del contributo. Hanno partecipato lassessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese e il Capo di Gabinetto Maria Grazia Falciatore. Forte la preoccupazione espressa dal sindaco Gaetano Manfredi in merito alle possibili ricadute sociali delle disposizioni del Governo.

 “Questa interruzione repentina del Reddito di Cittadinanza rischia di peggiorare la condizione sociale di alcune fasce deboli della nostra città, per questo esprimiamo vicinanza e pieno sostegno alle persone che in queste ore si troveranno senza contributo e per le quali chiediamo al Governo di individuare soluzioni che evitino ulteriore impoverimento e gravi disagi sociali”, il commento dell’assessore Trapanese.

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IL SUPPORTO

In merito alla gestione della fase transitoria di presa in carico dei nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 48/2023 convertito in L. 85/2023, con specifico riferimento alle persone in carico ai Centri Per l’Impiego che al termine dei 7 mesi hanno ricevuto la sospensione del RDC è doveroso rappresentare quanto segue: Con il D.lgs 4/2019, convertito in L. 26/2019, è stato dato avvio alla misura di contrasto alla povertà Reddito di Cittadinanza.

I beneficiari di tali misura vengono resi noti ai servizi sociali ed ai Centri per l’impiego (CPI) tramite due apposite piattaforme digitali dedicate al Rdc, una presso l’ANPAL, per il coordinamento dei centri per l’impiego, e l’altra presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per il coordinamento dei comuni. L’art. 4, co. 5-quater del citato D.lgs stabilisce che “Nel caso in cui l’operatore del centro per l’impiego ravvisi che nel nucleo familiare dei beneficiari nelle condizioni di cui al comma 5 siano presenti particolari criticità in relazione alle quali sia difficoltoso l’avvio di un percorso di inserimento al lavoro, per il tramite della piattaforma digitale di cui all’articolo 6, comma 2, invia il richiedente ai servizi comunali competenti per il contrasto della povertà, che si coordinano a livello di ambito territoriale, per la valutazione multidimensionale…” In linea a quanto sopra riportato, una FAQ del 4/8/2023 pubblicata sulla pagina URP del sito del MLPS chiarisce meglio la problematica attuale riguardante la sospensione del reddito per coloro che sono ritenuti occupabili e quindi assegnati ai CPI. “…

In casi limitati, a fronte di particolari criticità e fragilità attinenti alla sfera del disagio psico- sociale, rilevate in sede di colloquio, che oggettivamente denotano un bisogno socio-assistenziale e che non consentono l’avvio di un percorso di inserimento lavorativo, il Centro per l’impiego potrà valutare di non proporre la sottoscrizione di un patto di servizio e indirizzare gli interessati ai servizi sociali per la eventuale presa in carico da parte dei medesimi, che darebbe la possibilità di continuare a fruire del Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023. In tal caso, la presa in carico deve avvenire entro il 31 ottobre 2023. Al riguardo la normativa vigente del Reddito di cittadinanza ha stabilito con Accordo in Conferenza Unificata del 23 novembre 2020 – “Principi e criteri per l'identificazione delle condizioni di particolare criticità in relazione alle quali sia difficoltoso l'avvio di un percorso di inserimento al lavoro (art. 4, comma 5 quater del DL 4/2019)”.Alla luce di quanto riportato, nell’ottica collaborativa e nell’esclusivo interesse del cittadino, si chiede di rivedere le indicazioni fornite ai Centri per l’impiego e di definire una procedura condivisa per la gestione di tale fase transitoria.

La manifestazione

Si è conclusa dinanzi alla sede della Regione Campania, a via Santa Lucia, la manifestazione che ha visto in mattinata scendere lungo le vie di Napoli circa trecento persone per reclamare il lavoro e protestare per i tagli alla misura del reddito di cittadinanza.
Anche davanti al palazzo della Regione – come in precedenza – i manifestanti hanno scandito cori ed esposto i loro striscioni.
Il corteo era partito alle 11 da piazza del Gesù per poi attraversare il centro storico, via Mezzocannone, Corso Umberto, via Acton, fino ad approdare a piazza Municipio e quindi a Santa Lucia. Lungo il percorso cori e insulti all’indirizzo del Governo e l’attuazione di tre blocchi stradali, sia pure di breve durata e con impatto minimo sulla circolazione.
Il corteo è stato scortato da un drappello di poliziotti. Non si sono registrati disordini o momenti di tensione.

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