Tangenti sugli appalti della Sanità, arrestato faccendiere di Castellammare

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Antonio Domenico Sciacchitano è il consulente per le performance della Regione Siciliana che è finito tra i 10 destinatari delle misure cautelari,
Antonio Domenico Sciacchitano è il consulente per le performance della Regione Siciliana che è finito tra i 10 destinatari delle misure cautelari,
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Antonio Domenico Sciacchitano è il consulente per le performance della Regione Siciliana che è finito tra i 10 destinatari delle misure cautelari, a vario titolo, per corruzione turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Per la Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, il manager avrebbe guidato un comitato d’affari che pilotava gli appalti della sanità siciliana per più di cento milioni di euro a imprenditori amici, in cambio di mazzette.

Il faccendiere di Castellammare

Con il noto commercialista palermitano è finito ai domiciliari Catello Cacace, faccendiere di Castellammare. Le fiamme gialle hanno filmato diversi passaggi di denaro e due settimane fa hanno fatto scattare una serie di perquisizioni. In una di queste Sciacchitano è stato trovato con quasi 50mila euro nel suo studio.

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Per l’imprenditore Giovanni Cino è scattato l’obbligo di dimora e l’interdizione dalla sua attività per un anno. Il provveditore dell’azienda sanitaria palermitana Villa Sofia Aldo Albano è stato sospeso per sei mesi dall’esercizio di pubblici uffici. Pietro Genovese, direttore amministrativo dell’Asp di Caltanissetta, è stato sospeso per un anno e dovrà presentarsi in caserma.

Stessa misura anche per gli imprenditori Giuseppe Rifici, di Catania e Rosario Sortino, di Ragusa. Hanno invece solo l’interdizione dall’esercizio delle loro attività per un anno gli imprenditori Luciano Romeo, di Catania e Umberto Maggio, di Salerno. Stesso provvedimento ma per nove mesi, infine per Milko De Seta, napoletano.

“Ballano milioni di euro”

Tra questa gara degli elettromedicali … sterilizzazione ballano milioni di euro …siccome per ora sono terrorizzati da me…hanno un terrore che tu non riesci a immaginare…perché? perché io la prima cosa che…ca fici (che ho fatto, ndr)…sono andato a puntare le gare! le proroghe! scrivo e metto!“. Così, non sapendo di essere intercettato, parlava Sciacchitano. “Fino a ieri io ho sentito il direttore generale il quale mi disse ‘Ni’, se a mia mi arriva l’ispezione ora, m’ammazzano!'”, aggiungeva.

Da presidente del collegio sindacale dell’azienda ospedaliera Arnas Civico di Palermo e, quindi, da pubblico ufficiale, Sciacchitano vantava rapporti strettissimi col management del nosocomio, riuscendo a incidere su una gara indetta reperendo documentazione riservata, modificandola e addirittura facendone revocare la prima edizione, perchè fondata su capitolato e disciplinare non graditi agli imprenditori da lui spalleggiati. “Arriva, diciamo, una persona sulla quale io ho tirato fuori i coglioni, li ho messi sul tavolino e ci dissi” aggiungeva Sciacchitano – ‘o fai sta cosa o il rapporto è chiuso’ e me lo sono convocato in seconda commissione Bilancio  e dissi: dobbiamo fare il nuovo provveditore hanno coglioneggiato…se l’uno ottobre non prende servizio Bisignano il nostro rapporto è chiuso'”.

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