Potrebbe tenersi già oggi l’udienza di convalida del fermo di Michele Di Rosa, uno dei due ragazzi accusati, insieme al 24enne Alex Baiocco, di aver teso un cavo d’acciaio in viale Toscana a Milano. Il 18enne, si è presentato in Questura a Monza sabato sera con il suo avvocato per costituirsi. Il giovane, di Cologno Monzese ma di origine napoletana, era stato identificato dai carabinieri grazie all’account con il quale aveva noleggiato lo scooter elettrico usato insieme ai complici.
Era stato lo stesso 24enne, già ricoverato 3 volte e in cura per problemi psichici, a fare i nomi dei due amici Michele e Emanuele, insieme ai quali quella notte aveva girato per la città ubriaco, come emerge dalle storie postate sui social. Fino a commettere quel gesto “assurdo e scellerato” come lo ha definito il giudice che ne ha convalidato l’arresto per blocco stradale, pur facendo cadere le accuse di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Per lo stesso reato è scattato il fermo per Di Rosa, ora in carcere a Monza, intanto, i carabinieri sono sulle tracce dell’ultimo complice.
CHI E’ MICHELE DI ROSA
Il giovane Di Rosa vive a Cologno con la famiglia ed aveva appena iniziato a lavorare come aiuto cuoco. Tifoso del Napoli, frequenta la ‘curva B’, e sui social ha un cuore bianco e uno azzurro come riporta Il Giorno. I carabinieri sono arrivati ad identificarlo chiedendo all’azienda di noleggio degli scooter i dati della persona associata a quell’account e ai documenti che ha dovuto inserire al momento dell’iscrizione al servizio. Intanto il 18enne aveva già parlato con la famiglia di quanto era successo e il padre lo ha convinto ad andare in questura e confessare.
