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venerdì, Marzo 29, 2024
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Terra dei fuochi, maxi blitz e sequestri ancora in corso

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“Eppur si muove!”. La celebre frase, attribuita a Galileo Galilei – fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano -, calza a pennello. Dopo la campagna mediatica sulla Terra dei Fuochi, durata per mesi e su cui le ombre pareggiano le luci, sul problema che affligge la Campania è calato il silenzio. Eppure, in pieno focus televisivo, c’era chi portava a casa un risultato notevole e sacrosanto. E’ del 19 maggio 2015 la legge sugli ecoreati. Che a promuovere tale legge sia stato un figlio di uno degli epicentri della Terra dei Fuochi (Salvatore Micillo, parlamentare del Movimento 5 stelle) non è certo un caso. Dal 2016 ad oggi, il numero di roghi tossici sono sensibilmente diminuiti. Principalmente a ridosso dei centri abitati. Segnale di un maggior controllo del territorio. Non va dimenticato l’impiego – ancora oggi – di centinaia di uomini dell’Esercito Italiano in supporto alle forze dell’ordine preposte al pattugliamento delle zone isolate.

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Un rogo tossico a Giugliano, piena Terra dei Fuochi, lo scorso luglio – Archivio

Terra dei Fuochi, oggi

Il silenzio dei media, come spesso accade, non indica che un problema sia stato effettivamente risolto. Quello della Terra dei Fuochi affonda le sue radici in profondità. Si è insinuato nella terra, fino a lambire le falde. In senso figurato e non, sia chiaro. Il boom mediatico, però, ha avuto un effetto che in molti speravano: sensibilizzare la popolazione. Difatti, sono notevolmente aumentate le denuncie di reati ambientali, così come le condotte irresponsabili di cittadini restii al rispetto delle regole. Anche grazie a questa inversione di tendenza, l’operato delle forze dell’ordine ha visto un incremento nell’efficacia e nelle tempistiche d’intervento. L’operazione cominciata qualche ora fa – che è ancora in corso – dimostra proprio quanto detto: il nemico non è stato ancora battuto ma ci sono le armi giuste per vincere.

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I militari dell’esercito italiano, mandati dal Governo, presidiano la “Terra Dei Fuochi” – Marco Cantile

Il blitz anti-Terra dei Fuochi nel Nolano

Le armi giuste sono la legge, i mezzi e la veemenza nelle azioni di controllo. Le armi giuste sono i 39 equipaggi coinvolti nei blitz e sequestri di oggi sul territorio Nolano. Blitz e controlli che, come detto, data la loro vastità e complessità, sono ancora in corso. Su 14 attività imprenditoriali controllate, ben 9 sono risultate fuorilegge e, dunque, sequestrate. Vuol dire che il 65% delle aziende sottoposte a controllo per reati ambientali sono risultate punibili a norma di legge. Un dato agghiacciante. A Mariglianella, 23 chilometri da Napoli, è stata sequestrata un’area di circa 25 mila metri quadri, per gestione abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non. A Nola, 34 chilometri da Napoli, è stata sequestrata un’area non autorizzata di circa 1.500 mq, adibita a deposito di veicoli abbandonati. Ma non è finita qui.

Un militare controlla una discarica abusiva a San Tammaro – LaPresse/Marco Cantile

I numeri del blitz anti-Terra dei Fuochi

I numeri del blitz nel Nolano sono pesanti. Nove aziende sequestrate, 28 persone identificate e denunciate, contestate violazioni amministrative per circa 325 mila euro. Per i gestori dell’area di 25 mila metri quadri l’accusa è di recupero, trasporto e gestione illegale di rifiuti speciali ed urbani. Nel comunicato si legge che sono state sequestrate 30 tonnellate di amianto, stoccate in aree non idonee e non protette, ed è stato accertato lo sversamento di oli esausti ed acidi nella rete fognaria senza alcun trattamento di depurazione. Sono stati rinvenuti circa 100 mc di rifiuti speciali pericolosi costituiti da parti di veicoli fuori uso, guaine bituminose ed imballaggi contenenti sostanze tossiche. Sequestrata anche un’area di circa 20.000 mq in cui operava un’azienda del settore movimento terra, per mancanza delle autorizzazioni previste e per furto di energia elettrica dalla rete pubblica. “Eppur si muove!”, dunque. Si muove eccome.

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