Limite massimo a 10mila euro per i pagamenti in contanti in tutta la Ue. E’ uno dei punti che i Consiglio dell’Ue ha concordato nella posizione negoziale sul regolamento antiriciclaggio (Aml) e la nuova direttiva (Amld6), recependo l’indicazione giunta a luglio dalla Commissione. Si prevedono poi misure di verifica della clientela per gli operatori sulle criptovalute quando effettuano transazioni oltre i 1.000 euro. Regole anche per quanti commerciano in metalli preziosi, pietre preziose e beni culturali, così come gioiellieri, gli orologiai e gli orafi. (ANSA).
Botta e risposta tra Meloni e Banca d’Italia: “Soglia del pos più bassa”
Da zero a 30 euro, fino a 60, e ora si torna indietro. Si va verso una riduzione della soglia oltre la quale è obbligatorio accettare i pagamenti con pos.
La retromarcia del governo esce fuori direttamente dall’agendina di Giorgia Meloni. Che la presidente del Consiglio apre idealmente lanciando la rubrica social ‘#gliappuntidiGiorgia’. Un appuntamento video, nelle intenzioni a cadenza settimanale, per raccontare il lavoro suo e dell’esecutivo, dando “risposte sui temi più caldi. Perché non c’è problema a rispondere su nulla“.
“Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia“, sostiene, ricordando invece che la misura conto le aziende ‘apri e chiudi’ contrasta una “piaga che vale miliardi di euro” di sommerso. C’è poi appunto l’innalzamento della spesa minima oltre cui scattano le multe per i commercianti che rifiutano l’uso del Pos. Era 30 euro nelle prime bozze, il doppio nel testo finale, e ora è in valutazione la nuova soglia. “Quella dei 60 euro è indicativa, per me – ammette Meloni – può essere anche più bassa. C’è ovviamente un’interlocuzione con la Commissione Ue, perché il tema del pagamento elettronico è fra gli obiettivi del Pnrr, bisogna vedere come andrà a finire“.
La risposta di Fabrizio Balassone, capo del servizio Struttura economica della Banca d’Italia a Giorgia Meloni sull’uso del pos