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Traffico di droga da Barcellona a Marano, assoluzione e scarcerazione per Mimmo della Rotonda

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Domenico Della Rotonda, classe 1972 di Marano, era stato arrestato agli inizi di marzo per un traffico di hashish da Barcellona a Marano di Napoli. Il Giudice del Tribunale di Napoli, Dottoressa Laura Ciollaro, a seguito di giudizio abbreviato, accogliendo l’arringa degli avvocati Luigi Poziello e Rocco Ciccarelli del Foro di Napoli Nord, ha assolto l’uomo da ogni accusa. La Direzione Distrettuale Antimafia, in persona del pubblico ministero Giuseppe Visone, aveva chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione.

Gli avvocati Poziello e Ciccarelli avevano incaricato un consulente tecnico di parte per una perizia antropometrica al fine di dimostrare che l’uomo ripreso dalle telecamere a Barcellona, durante la consegna della somma di 70mila euro per l’acquisto di un’ingente quantità di sostanza stupefacente da parte di tre soggetti, sempre di Marano, non fosse il proprio assistito.

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“Giustizia è fatta”, le sue parole alla lettura del dispositivo da parte del giudice partenopeo. Della Rotonda, che era stato sia in carcere a Poggioreale sia agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Marano, e che a causa dell’arresto ha perso sia il lavoro che svolgeva con onestà sia le armi che regolarmente possedeva, chiederà il risarcimento dei danni per l’ingiusta detenzione subita.

Il fatto di cronaca

Un via vai sospetto tra Italia e Spagna con navi veloci. Monitorando i movimenti di una decina di persone, un traffico di hashish tra Napoli e Barcellona è stato scoperto e stroncato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria di Napoli, guidati dal colonnello Paolo Consiglio. Un’indagine cominciata nel 2023 e conclusa a tamburo battente fino all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita all’alba di ieri. Otto i destinatari dei provvedimenti in carcere, più uno agli arresti domiciliari e un altro con divieto di residenza.

I provvedimenti restrittivi riguardano:
Giovanni Cerullo, 64enne di Napoli;
Salvatore Di Palma, 67enne, anch’egli partenopeo;
Giovanni Maiorano, 60enne di Marano;
Vincenzo Maiorano, 33enne;
Pasquale Vallefuoco, 64enne di Mugnano;
Ciro Di Lanno, 42enne mugnanese;
Alfredo Felaco, 49enne napoletano;
Domenico Della Rotonda, 52enne.

Per Castrese Sarracino il gip ha disposto i domiciliari e per Stefano Verde il divieto di residenza nel proprio comune. Tutti, così come gli indagati in stato di libertà, devono essere ritenuti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

L’indagine è partita da una segnalazione della Guardia Civil di Barcellona, che indicava la presenza di un gruppetto di Napoli — in particolare dei due Maiorano, di Di Palma, Sarracino e Cerullo — in città in diversi periodi dell’anno. I militari della Guardia di Finanza del Nucleo PEF hanno verificato che i sospetti si muovevano dal Napoletano a Civitavecchia in auto per poi imbarcarsi su navi veloci per Barcellona.

Le indagini, divenute poi più serrate, hanno ricostruito il modus operandi del gruppo: dopo aver caricato su un furgone Iveco la sostanza stupefacente nascosta in un doppiofondo, rientravano in Italia imbarcando il mezzo, preceduti da un’auto “staffetta”. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione a fini di spaccio. Le indagini avrebbero inoltre disvelato l’importazione dalla Spagna di più partite di droga destinate al mercato napoletano.

 

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