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Trucidato con 16 colpi di arma da fuoco, imputato di Casoria evita l’ergastolo

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Trucidato con 16 colpi di arma da fuoco, arriva la sentenza della Corte di Assise di Pisa per i 5 imputati. Alla sbarra ci sono Tarallo Valentino, Capone Giovanni, Tolomello Ivan, Deliu Shkelzen e Qoli Shkelqim: sono accusati di essere mandati ed esecutori dell’omicidio di Kalaveri Elson, ammazzato il 18 agosto del 2022 a Sasso Pisano. Queste le condanne: Tarallo Valentino ha incassato la pena dell’ergastolo, (difeso dagli avvocati Smarrazzo e Liguori); Capone Giovanni alla pena di anni 24 di reclusione (difeso dagli avvocati Dario Carmine Procentese e Lucio Coppola).

I due imputati di Casoria, secondo quanto accertato, sarebbero stati gli esecutori materiali dell’efferato crimine attingendo con ben 16 colpi la vittima.
Capone ha evitato l’ergatolo poichè la Corte di Assise ha inteso accogliere la richiesta dei legali di concedere le attenuanti generiche quanto meno in equivalenza all’aggravante della premeditazione.
Ergastolo invece per Qoli Shkelqim difeso dagli avvocati Cipriani e Terranova, mentre incassa 27 anni di carcere Deliu Shkelzen, difeso dagli avvocati Ciappi e Bardazzi.
Tolomello Ivan ha incassato la pena di anni 18 di reclusione. Quest’ultimo imputato difeso dall’avvocato Baldascino aveva sempre respinto al mittente ogni addebito ma aveva reso dichiarazioni accusatorie nei confronti di Capone e Tarallo.

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Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti e condivisa in parte dalla Corte di Assise di Pisa, l’omicidio sarebbe maturato come venedetta poichè Kalaveri si sarebbe reso responsabile dell’omicidio del fratello di Deliu Shkelzen ed in piena osservanza della legge del Kanun (codice consuetudinario albanese che obbliga a vendicare l’uccisione di consaguinei),Deliu shkelzen avrebbe dato mandato ai due campani di commettere l’omicidio.
Il pubblico ministero aveva invocato, nella lunghissima requisitoria, protrattasi per oltre tre ore, l’ergastolo per gli esecutori ed i mandanti e 16 anni di reclusione per Tolomello in ragione della condotta collaborativa.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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