Alcuni ragazzi sarebbero stato ingaggiati a Napoli per fingersi nipoti delle nonne romane: l’obiettivo era rubare le pensioni e i gioielli. Questa banda sarebbe manovrata da almeno un adulto, anche lui napoletano. Il piano d’azione criminale era ben chiaro: conoscere le abitudini delle vittime, noleggiare auto per arrivare nella Capitale e dare un telefono ai ladri-truffatori. Secondo il Messaggero nell’arco di 48 ore sono stati arrestati due ragazzi di cui uno minorenne per aver derubato un’anziana residente a Monteverde e altri due giovani tra i 23 e i 30 anni per un furto in un appartamento alla Balduina.
MONTERVERDE
Dalle deposizioni degli imputati, rilasciate duranti i processi per direttissima, emergerebbe una metodologia ricorrente. Nel quartiere Monteverde uno dei due ragazzi arrestati, il 18 marzo scorso, si è finto telefonicamente il nipote e ha detto che a sua madre sarebbero serviti 4000 euro per ritirare un pacco. Nel frattempo il complice, fingendosi un funzionario delle Poste, è andato a prendere i soldi a casa della signora.
Quei momenti sarebbero stati filmati con il telefono dato in dotazione e sono state tenute le linee dell’anziana occupate per evitare l’allerta ai figlia e ai nipoti reali. I truffatori avrebbero preso 500 euro e alcuni gioielli: refurtiva poi recuperata dalle forze dell’ordine. Infatti i due sono stati fermati in auto e, impauriti dalla vista degli agenti, hanno lanciato la busta con i preziosi dal finestrino. Dunque il 20enne è in attesa della sentenza. Il giudice ha deciso, in quanto incensurato, di non applicargli nessuna misura cautelare.
BALDUINA
Altri due napoletani hanno condotto la truffa contro un’anziana di Balduina e stati arrestati il 20 marzo scorso. Quindi il 23enne Tania Loira è finita ai domiciliari, mentre il 30enne Stefano Di Bello è in carcere in attesa dell’inizio del processo. I due sono stati sorpresi mentre uscivano da casa della vittima. La refurtiva ritrovata nella macchina, al momento della perquisizione, ammontava a 450 euro in contanti e 7 orologi d’oro.
Anche in questo caso l’anziana era stata contattata dal finto nipote che le aveva detto che un corriere sarebbe andato a portarle un pacco e in cambio lei avrebbe dovuto dargli 450 euro. Alla porta si è presentata Loira che, secondo quanto raccontato dall’anziana, l’ha seguita dentro casa e ha preso dal cassetto della camera da letto i 7 orologi.
La 23enne si è difesa in aula spiegando che, a causa di debiti pregressi, era stata costretta a fare questa trasferta a Roma da: “Loro del sistema a Napoli”, come ha chiamato la banda che organizza queste truffe. Inoltre Di Bello l’avrebbe addirittura costretta a salire a casa dell’anziana, ma il racconto dell’imputata non ha convinto il giudice


