I medici Margherita Tartaglia e Luigi Rinaldi, finiti in carcere in seguita all’inchiesta dei Nas sull’Asl Napoli 1, erano preoccupati di perdere un punto di riferimento per le loro truffe. Il retroscena emerge nelle carte del procedimento che ha portato sotto indagine 70 soggetti. Coinvolta nell’inchiesta anche l’ex dipendente comunale Patrizia Guarino (finita ai domiciliari), che per un periodo di tempo, secondo gli inquirenti, ha fatto parte dell’organizzazione.
In una conversazione Rinaldi e Tartaglia commentano le gravi conseguenze che sull’operatività del sodalizio criminoso da loro diretto ha avuto il pensionamento della dipendente Guarino, in quanto gli stessi non hanno ancora trovato nell’ufficio anagrafe di Napoli una degna sostituta, tale da garantire loro favori, consistiti prevalentemente nel rilascio di false attestazioni di consenso scritto alla cremazione da parte dei familiari dei vari defunti. “Tale condotta – scrive il Gip – consentiva alle pompe funebri di accelerare le pratiche relative ai vari defunti, soprattutto nei casi in cui i familiari siano residenti o domiciliano fuori Napoli”.
II Gip ritiene che le intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali hanno consentito di acquisire un quadro probatorio solido
RINALDI: “non c’è se non sta lì non importa sta in malattia quella va in pensione ora, ci siamo fottuti a tutti stava alla polizia mortuaria e non ti può fare un cazzo abbiamo perduti a tutti quanti pure in comune”
TARTAGLIA: “madonna e come facciamo Gigi?” “e ma quello, io voglio Patrizia”
RINALDI: “Patrizia non c’è, perchè se c’era rispondeva..perchè sta in pensione e la accompagna, ti deve dire qualcuno che si mette a disposizione ma chi?
TARTAGLIA MARGHERITA: Comunque Gigi sta morendo poca gente!
RINALDI LUIGI: Non fanno i morti, abbiamo perso un sacco di soldi Margherita!
TARTAGLIA MARGHERITA: Ah?
RINALDI LUIGI: Abbiamo perso un sacco di soldi!
TARTAGLIA MARGHERITA: Non ho capito?
RINALDI LUIGI: Abbiamo perso un mare di soldi!!!
TARTAGLIA MARGHERITA: Uhhhh!!!!
