Il “Pulcinella” di Gaetano Pesce, installato in Piazza Municipio a Napoli, è costato circa 200mila euro. Lo si apprende consultando gli atti del Comune di Napoli.
L’installazione, denominata “Tu si ‘na cosa grande”, comprende in realtà due opere in una: il Pulcinella vero e proprio, stilizzato, di forma cilindrica e realizzato materialmente dall’artista Gaetano Pesce (prima della sua morte sopraggiunta, purtroppo, lo scorso 3 aprile a New York), e “La freccia nel cuore”, realizzata postuma e affiancata alla prima.
Come la precedente “Venere degli Stracci”, opera realizzata da Michelangelo Pistoletto, anche l’opera di Pesce rientra nel progetto “Napoli Contemporanea” del Comune di Napoli, finanziato con i fondi Poc Campania 2014-20 Piano strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022-23, con un budget complessivo di 2 milioni.
“Tu si ‘na cosa grande” installata in Piazza Municipio a Napoli: quanto è costato Pulcinella..
L’installazione dell’opera, che rappresenta appunto un Pulcinella stilizzato, è iniziata lunedì 7 ottobre e resterà esposta in Piazza Municipio fino al prossimo 20 dicembre. “Tu si ‘na cosa grande” è già considerata una delle opere più emblematiche di Gaetano Pesce, infatti “recepisce e sottolinea molti temi ricorrenti nella poetica del lavoro dell’artista (il femminile come motore del progetto, l’estetica dell’imperfetto, l’attenzione al corpo e alla sua centralità), riuscendo a metterne in rilievo anche il valore specificatamente personale e autobiografico, oltre all’indiscutibile attaccamento affettivo alla città di Napoli”, si legge nella delibera comunale di affidamento.
Ma quanto è costato complessivamente il Pulcinella? Consultando gli atti del Comune di Napoli, si legge che la cifra ammonta complessivamente a circa 200mila euro. Dei quali, 157mila per il servizio di allestimento e disallestimento dell’installazione artistica di “Tu si ‘na cosa grande” e la fornitura dell’opera intitolata “La freccia nel cuore”, e altri 36mila per la guardiania non armata dal 7 ottobre al 20 dicembre 2024. Il servizio di vigilanza si è reso necessario visto l’incendio doloso che distrusse mesi fa l’altra opera esposta in piazza Municipio, la “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto.
Gli ulteriori costi per l’illuminazione e l’assicurazione
Con un’altra determina, inoltre, il Comune di Napoli ha affidato alla società Gabbianella Club srls il servizio di allestimento e gestione dell’installazione “Io Contengo Moltitudini” di Marinella Senatore e di gestione dell’installazione “Tu si ‘na cosa grande” di Gaetano Pesce, sempre nell’ambito del progetto “Napoli Contemporanea”, per un totale di circa 92mila euro.
In riferimento nello specifico all’opera di Pesce, il servizio comprenderà anche la stipula di idonea polizza assicurativa fine art e copertura RC per eventuali danni a persone e/o cose. La stipula di una assicurazione fine art per ogni opera componente l’installazione “Tu si ‘na cosa grande”. Il rivestimento con grafiche in microforato di tre new jersey, il collegamento Elettrico Temporaneo per l’illuminazione dell’opera. Interventi di manutenzione ordinaria. Nonché riproduzioni video e fotografica dell’opera e delle diverse fasi del progetto espositivo (allestimento, inaugurazione, performance) qualora richiesto dall’Amministrazione.
Il sindaco di Napoli Manfredi: “L’arte contemporanea deve far discutere”
Curiosità tra i tanti turisti che passeggiano per Piazza Municipio, che davanti alla gigantesca opera si guardano divertiti e scattano foto. Tanti i commenti allusivi e ironici sul web. Al dibattito sull’opera non si è voluto sottrarre il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha affermato:
“Inizialmente quando l’ho vista ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri. Penso che sia un pensiero che è arrivato a tutti ed è un pensiero molto napoletano. Lo dobbiamo prendere anche come un pensiero di buon augurio, ma l’idea dell’opera è di una rappresentazione stilizzata del rapporto tra Pulcinella e il cuore dei napoletani. E poi l’arte contemporanea deve far discutere, il dibattito è segno di una città viva”.