Il carabiniere che sabato scorso ha aperto il fuoco contro Ugo Russo uccidendolo è indagato per omicidio volontario. E’ questo quanto contestato al militare dal pubblico ministero Simone De Roxas, titolare dell’inchiesta. Il militare inizialmente era stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di eccesso colposo di legittima difesa. Bisognerà però attendere l’esame autoptico e quello balistico per capire la corretta dinamica dell’accaduto. Cambia anche la posizione del 17enne complice di Russo che attualmente si trova nel Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei in stato di fermo. Si indaga su una precedente rapina che i due potrebbero aver commesso.
Ugo Russo, nelle tasche il bottino di un altro colpo prima di essere ucciso dal carabiniere
Mattinata in obitorio per i familiari di Ugo Russo, il 16enne ucciso ieri a Napoli da un carabiniere in seguito a una tentata rapina. Ventiquattro ore dopo, non cambia la versione della famiglia. Ugo Russo è stato vittima di una vera e propria esecuzione da parte del carabiniere. “Il carabiniere – ricostruisce il padre Vincenzo – gli ha sparato una prima volta al corpo, facendogli fare un balzo di 3/4 metri. Una volta finito a terra si è rialzato per scappare, ma a quel punto il militare gli ha puntato la pistola contro sparando una seconda volta e colpendolo alla nuca mentre Ugo era di spalle. Poi il carabiniere ha inseguito l’altro ragazzo che era con mio figlio sparando ancora ma mancando l’obiettivo. E’ stata un’esecuzione a tutti gli effetti”. La verità è quella che chiede anche l’avvocato della famiglia, Antonio Mormile: “Abbiamo fiducia negli inquirenti, dalle indagini emergerà la verità. D’ora in poi lasceremo parlare l’inchiesta”.
Rapina Napoli, omicidio volontario per il carabiniere
La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario, il carabiniere di 23 anni che la notte tra sabato e domenica scorsi, a Napoli, ha sparato contro Ugo Russo armato di una pistola (risultata una replica di quelle vere priva del tappo rosso) con la quale stava tentando di rapinargli l’orologio. Il 16enne colpito due volte dall’arma del carabiniere, è deceduto per le gravi ferite riportate. La vittima era con un 17enne, fermato con l’accusa di tentata rapina.
In ospedale, nelle tasche del 15enne morto, c’erano un Rolex e una catenina, con ogni evidenza bottino di una rapina compiuta subito prima dell’aggressione al militare e alla sua fidanzata.
Aveva fatto una rapina
Ugo Russo aveva addosso un altro orologio Rolex e una catenina. A trovarli, negli indumenti della giovane vittima sono stati i medici del pronto soccorso dove il ragazzo, esanime, è stato portato dopo essere stato colpito.