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martedì, Aprile 16, 2024
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Una ‘stesa di legalità’ a S. Giovanni a Teduccio, il quartiere si ribella alla camorra

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Una risposta forte del territorio, che non s’arrende al giogo camorristico ed anzi prepara un futuro che si spera intriso di legalità. Il quartiere di San Giovanni a Teduccio, quello sano, c’è e le migliaia di persone presenti questa mattina al corteo anti stese ne sono una prova. Scuole, associazioni, parrocchie, comitati cittadini, all’unisono vogliono riappropriarsi di un territorio che è già loro e non di chi vuole sottometterlo a colpi di pistola. “Io ci sto” è il messaggio lanciato. Tra i presenti alla marcia partita dal parco Massimo Troisi di viale 2 Giugno e conclusasi in piazza Capri, i referenti di Libera Campania, l’assessore comunale all’istruzione Annamaria Palmieri, quello allo Sport e residente proprio a Napoli Est Ciro Borriello,alla sicurezza Alessandra Clemente, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, la giunta della VI Municipalità, Padre Alex Zanotelli secondo il quale «quando c’è la capacità di mettersi insieme il popolo è inarrestabile. Se si scende in piazza, si è invincibili. È l’unica maniera per combattere le stese. A Napoli sembra tutto scollegato, vige l’individualismo causato dal consumismo. Don Milani diceva: “Uscire dai problemi da soli, è egoismo. Uscirne insieme è politica. Qui c’è un dato politico».

Per l’assessore all’istruzione Palmieri «i bambini, che sono belli allegri e creativi, non solo riconoscono il proprio quartiere ma addirittura chiedono ai loro abitanti di scendere in strada. Il loro scopo non è dire al sindaco o all’assessore che vogliono vivere in un quartiere sano, ma è dirlo ai cittadini del posto».  Fondamentale l’apporto delle scuole. Valeria Pirone, preside dell’istituto Comprensivo Vittorino Da Feltre di San Giovanni ricorda come «all’inizio sia stato difficile trovare appoggio perché in tanti avevano paura, a partire dai bambini che hanno assistito a stese anche in pieno giorno. Questo è un fenomeno di cui si parla ancora troppo poco. Piano piano però la paura si è trasformata in azione e in tanti ci hanno dato adesione. Il nostro sogno di vivere in un quartiere dove a vincere è la legalità, non si interromperà». «Il corteo è una risposta vera alla camorra. Camminare fianco a fianco è l’antidoto migliore – afferma Roberto Malfatti di Napoli Zeta – Questa zona, non lo dimentichiamo, ha anche bisogno di una vera bonifica ambientale, di trasporti efficienti oltre che di riqualificazione».

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