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giovedì, Aprile 18, 2024
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Trovato morto in casa ad Ischia, il corpo scoperto dopo giorni

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Un uomo di sessanta anni è stato trovato privo di vita ieri pomeriggio a Ischia. Il corpo, che non presenta segni di violenza, è stato scoperto da alcuni parenti in casa. Viveva da solo, nella zona di Campagnano. Secondo una prima ispezione eseguita dai carabinieri, il decesso risalirebbe ad almeno due giorni fa. La salma è stata trasferita a Napoli per gli esami autoptici.

[VIDEO]. Mare inquinato ad Ischia, le acque invase da schiuma, detriti e rifiuti [ARTICOLO 22 LUGLIO 2021]

Il mare di Ischia invaso dagli scarichi del Rio Corbore. Schiuma, detriti e rifiuti invadono le acque. La denuncia social è arrivata dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato le elquenti immagini.

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Nella giornata del 20 luglio, alcuni operatori balneari della zona, esasperati per la grave situazione che può mettere a rischio la salute pubblica e che penalizza l’immagine turistica dell’isola, hanno contattato la commissaria di Europa Verde dell’Isola d’Ischia Mariarosaria Urraro.

“È davvero vergognosa la situazione che dopo ogni temporale si viene a creare al Lido di Ischia tra gli stabilimenti balneari. Una pozza di acqua con schiuma alimentata dal Rio Corbore, una pluviale, almeno sulla carta, che parte dal cimitero di Barano d’Ischia e sfocia sulla spiaggia. Tra gli stabilimenti balneari e in piena area marina protetta, dove all’interno si sono immessi abusivamente gli scarichi di abitazioni e aziende. Abbiamo quindi chiesto l’intervento della Guardia Costiera che come al solito si è immediatamente portata sul posto e ha potuto rendersi conto della situazione in cui sono costretti a lavorare gli operatori balneari della zona” – spiega la Urraro.

Mare inquinato ad Ischia, le acque invase da schiuma, detriti e rifiuti. Le parole di Borrelli

“Quella del Rio Corbore è una faccenda ‘antica’ di cui ci occupiamo da tempo avendo anche svolto diversi sopraluoghi per denunciare ciò che avviene. Presentammo anche un’interrogazione regionale con risposta scritta. A seguito di questo la Guardia Costiera, con il Comandante Meloni, intensificò i controlli. Ci furono anche delle aziende sanzionate, addirittura fu chiuso un caseificio che operava sulle sponde del Rio Corbore. Quel che è certo è che bisogna darsi una smossa e intervenire in maniera concreta costruendo depuratori in modo da mettere fine a qualcosa di vergognoso che mette a serio rischio la salute dei bagnanti, in una zona marina protetta, e lede fortemente l’immagine di un luogo che vive e deve vivere di turismo” – le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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