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venerdì, Marzo 29, 2024
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Vaiolo delle scimmie, cinque i casi accertati in Campania

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Cinque i casi accertati del vaiolo delle scimmie in Campania. L’ultimo nel Casertano: si tratta di un italiano che lavora nella base militare Us Navy di Gricignano d’Aversa. Nelle scorse settimane, avrebbe effettuato un viaggio in Africa manifestando sintomi al ritorno al lavoro, in particolare la comparsa sulle cute delle mani e in altre parti del corpo delle tipiche vescicole e qualche linea di febbre. A riportarlo è Il Mattino.

La positività è stata accertata presso il laboratorio di analisi specializzato in malattie infettive dall’ospedale Cotugno di Napoli il 18 luglio scorso ma dell’esito positivo si è appreso solo nella serata di ieri. Fortunatamente le condizioni del paziente stanno migliorando.

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Famiglia in isolamento a Caivano

Notizia di ieri di un positivo anche a Caivano. L’interno nucleo familiare è stato messo in isolamento in attesa del risultato degli esami.  Naturalmente, per scongiurare eventuali allarmismi per i residenti, l’Asl competente per il territorio mantiene uno stretto riserbo sull’identità delle persone coinvolte.

Intanto proprio due giorni fa l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il vaiolo delle scimmie emergenza sanitaria globale. Gli esperti assicurano che, di solito, la malattia sparisce proprio come il Covid-19 e soltanto nei soggetti più anziani e deboli può causare seri problemi.«Il vaiolo delle scimmie – commenta Giuseppe Celiento, medico di famiglia – è una patologia infettiva causata da un Orthopoxvirus, un virus simile a quello che causa il vaiolo e può aumentare la probabilità di sviluppare altre infezioni, in alcuni casi può dare origine a infezioni batteriche della pelle e dei polmoni». La malattia è solitamente più lieve del vaiolo umano, ma può essere anche letale, e il sintomo più comune è rappresentato da un’eruzione cutanea, che si sviluppa sotto forma di vescicole e pustole.

Vaiolo delle scimmie, 16 mila vaccini di nuova generazione in arrivo in Italia

Arrivano in Italia 16 mila dosi di vaccino anti vaiolo di terza generazione, che può essere utilizzato anche contro la forma partita dalle scimmie, il cosiddetto monkeypox. Per ora l’Europa, che ha fatto acquisti per tutti gli Stati membri, ne ha consegnate 5 mila al nostro Paese. Non sono tante e per questo al ministero alla Salute si sta ragionando su come utilizzarle.

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