E’ stata registrata la presenza della variante indiana o Delta in tre casi: 2 a Massa di Somma ed 1 ad Ercolano. Si tratta di cittadini italiani residenti nei due Comuni, tutti e tre asintomatici, che si sono già negativizzati. “Temo che la variante indiana stia circolando insidiosa anche in Campania. Purtroppo, ora che l’epidemia è sotto controllo, bisognerebbe procedere con i tracciamenti, ma ho la sensazione che ci si muova ben poco su questo fronte”, dichiara al Corriere della Sera Rino Cerino, medico veterinario dell’Istituto zooprofilattico di Portici.
Preoccupa la variante Delta, Brusaferro: “Focolai possono eludere i vaccini”
Arriva il chiarimento dell’Iss sulla trasmissibilità della variante Delta. Venerdì c’è stata la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid19 della Cabina di Regia con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.
“Vengono segnalati in Italia focolai di varianti, anche da variante Delta, che possono eludere i vaccini” spiega ad esempio il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. “Un sola dose – aggiunge il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – potrebbe non bastare”.
LA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA
“Abbiamo una situazione epidemiologica in miglioramento. Siamo sotto i 20 casi covid ogni 100mila abitanti. Rt è al si sotto dello 0,7. Ci troviamo in una situazione migliore rispetto agli altri paesi anche grazie alla campagna vaccinale e alle restrizioni. L’epidemia non è finita: dobbiamo continuare alla campagna vaccinale. Siamo lontani dalla immunità di gregge ma ci sono persone immuni, perché già infettate, e altre sono state vaccinate. La variante Delta è da prendere in considerazione, infatti, ha mostrato una trasmissibilità maggiore del 60% rispetto alla variante Uk. La gran parte della popolazione inglese è stata vaccinata con una dose singola e si è visto che potrebbe non coprire. Gli inglesi si sono affrettati a completare il ciclo mentre noi italiana abbiamo fatto altre scelte. Con qualche cautela possiamo dire che la situazione epidemiologica è più favorevole rispetto ad altri paesi“, dichiara Rezza.