Sono ritenute appartenenti a una banda dedita alla ricettazione e al riciclaggio di orologi di lusso rubati le 9 persone arrestate dalla Squadra Mobile di Napoli al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli (VII sezione, coordinata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). Il gip ha disposto per gli indagati, di età compresa tra 20 e 49 anni, otto arresti ai domiciliari e un arresto in carcere, per il 49enne.
Durante le perquisizioni contestuali alle notifiche dei provvedimenti, sono stati sequestrati 18 orologi del valore di circa 450mila euro e 82mila euro in contanti. Gli orologi frutto di rapine, furto, truffe tra l’Italia e l’ estero, erano destinati perlopiù ai mercati mediorientali, attraverso mediatori russi residenti negli Emirati Arabi, oppure a fiere che ogni sei mesi si svolgono in Germania. Molti orologi sono risultato anche falsi.
Il figlio del capo del gruppo faceva il corriere
I poliziotti hanno notificato le misure cautelari tra Napoli, la provincia del capoluogo partenopeo e nel Casertano. Le indagini sono partite dopo l’arresto di 2 ragazzi dediti alle rapine di orologi di lusso risultati in contatto con la banda, capeggiata dal 49enne.
Tra gli arrestati figura anche il figlio del capo banda a cui era stato affidato il ruolo di corriere. Ognuno, nell’organizzazione criminale, aveva un compito specifico. C’erano i procacciatori di clienti, i corrieri e anche un esperto orologiaio che riparava e modificava gli orologi e che metteva il proprio laboratorio a disposizione della banda per summit e appuntamenti con gli acquirenti.
