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lunedì, Giugno 17, 2024
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Pizza e camorra, Enzuccio ‘a miseria ha raccontato la sua verità al gip

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E’ tempo di interrogatori di garanzia per le 5 persone arrestate nell’ambito di un’indagine antiriciclaggio riguardante il clan Contini, operante nel cuore di Napoli e che ha portato i militari della guardia di finanza a notificare l’ordinanza cautelare in carcere per Massimiliano Di Caprio, 50enne titolare della pizzeria “Dal Presidente”di via Tribunali, la sua ex moglie Deborah Capasso, il cognato Vincenzo Capozzoli, già in cella e considerato esponente del clan Contini e, secondo gli investigatori, titolare occulto della pizzeria. Ai domiciliari sono, invece, finiti, la commercialista Giulia Nappo e l’ispettore di polizia Guido Albano, accusato di essere in società di fatto ma non giuridica con Di Caprio per quanto riguarda un panificio in prossimità della famosissima pizzeria finita sotto sequestro.

Chi è Vincenzo Capozzoli

Personaggio centrale della vicenda è Vincenzo Capozzoli, personaggio di spicco del clan Contini e più volte accusato dai collaboratori di giustizia. Capozzoli, secondo le dichiarazioni fornite dai pentiti, sarebbe stato l’esecutore materiale dell’omicidio di Ciro Fontanarosa, il rapinatore 17enne che non ne voleva sapere di ‘stare sotto’ ad Ettore Bosti, figlio del boss Patrizio. E’ importante ricordare che sia Bosti jr. che Capozzoli sono risultati assolti.

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Nonostante ciò i guai per la giustizia di Capozzoli non sono finiti, tant’è che l’ordinanza recente gli è stata notificata direttamente in carcere. Ed è proprio da lì che Enzuccio ‘a miseria ha risposto alle domande postegli nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

Inchiesta pizzeria Dal Presidente, l’interrogatorio di garanzia

IL 49enne si è professato innocente, negando al Gip di aver ripulito i soldi sporchi del clan Contini nella pizzeria Dal Presidente e più in generale nelle attività del cognato Di Caprio,. Anzi. Capozzoli si è dichiarato estraneo alle accuse dei collaboratori di giustizia che lo ritenengono, da quanto si legge nell’ordinanza, il reale proprietario delle attività di ristorazione di via Dei Tribunali.

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