Si aggrava il bilancio dei casi legati al virus West Nile in provincia di Caserta. A perdere la vita è stato A.A., classe 1953, residente a Maddaloni. L’uomo, definito un soggetto fragile per le sue pregresse condizioni di salute, è deceduto nei giorni scorsi presso l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove era ricoverato in condizioni progressivamente critiche.
Il decesso – il secondo registrato nel comune di Maddaloni – è stato causato dalla neuroinvasività del virus, che ha trovato terreno fertile nel quadro clinico già compromesso del paziente. Il primo caso fatale risale a poche settimane fa, con la morte di un ottantenne ricoverato nello stesso ospedale provinciale.
Sebbene Maddaloni disti circa 60 km dal litorale, l’area è attraversata dall’Acquedotto Carolino (o di Vanvitelli), che trasporta acqua dalle sorgenti del Monte Taburno alla Reggia di Caserta. Questo elemento, unito alla presenza di uccelli selvatici e migratori, contribuisce a rendere il territorio casertano un’area endemica per la diffusione del virus West Nile, trasmesso principalmente dalle zanzare comuni.
Un nuovo caso di infezione da West Nile è stato riscontrato nel territorio di Castel Volturno. A darne comunicazione alla cittadinanza è il primo cittadino Pasquale Marrandino attraverso i canali social istituzionali.
Nuovo caso nel Casertano, l’annuncio del sindaco di Castel Volturno
“Si informa la cittadinanza che, in data odierna, l’ASL di Caserta ha comunicato il riscontro di un caso confermato di infezione da West Nile Virus nel territorio di Castel Volturno. Si tratta di un caso isolato e circoscritto, per il quale sono state attivate immediatamente tutte le misure di prevenzione e contenimento. Tutti i familiari della persona risultata positiva sono stati tempestivamente messi in isolamento precauzionale e sono attualmente sotto osservazione sanitaria. La zona interessata è sotto costante monitoraggio. L’ASL ha avviato un’azione di sorveglianza entomologica, installando trappole per la cattura delle zanzare, che saranno analizzate per valutare la presenza e la diffusione del virus. Questo intervento si affianca a quelli già messi in campo dall’Amministrazione Comunale.”
Prevenzione e disinfestazione
L’attenzione resta, dunque, alta: i Comuni e le Asl stanno attuando disinfestazioni mirate, mentre ai cittadini si raccomanda l’uso di repellenti e dispositivi protettivi per limitare l’esposizione alle punture.
Maria Triassi, docente di igiene e presidente della Società Italiana di Sanità Pubblica e Digitale, ha fornito importanti raccomandazioni: “Un buon antizanzare deve essere efficace e sicuro. Bisogna scegliere solo prodotti registrati come ‘Presidio Medico Chirurgico’. Le sostanze più efficaci sono il DEET, l’Icaridina e il Citrodiol, che è anche di origine vegetale e più adatto ai bambini”.
Per i più piccoli, meglio evitare i repellenti sotto i due mesi e utilizzare zanzariere e abbigliamento protettivo. Utile anche l’impiego di oli essenziali naturali, come citronella, lavanda o eucalipto, sotto forma di spray, cerotti, candele o diffusori.