PUBBLICITÀ
HomeAttualità e SocietàWeekend da 5mila euro, ma il cliente non paga: escort napoletana si...

Weekend da 5mila euro, ma il cliente non paga: escort napoletana si rivolge al giudice per avere i soldi

PUBBLICITÀ

Si erano accordati per trascorrere insieme un intero weekend a Roma, ma alla fine, dopo tre giorni di permanenza nella Capitale, il cliente si è dileguato senza pagare. Protagonista della vicenda è una escort napoletana di 35 anni, che ha deciso di rivolgersi al giudice di pace per ottenere un decreto ingiuntivo nei confronti dell’uomo, un 60enne romano, per una somma pari a 5mila euro.

La particolarità del caso è che la donna ha potuto procedere legalmente proprio grazie alla recente introduzione del nuovo codice Ateco, entrato in vigore lo scorso 1° aprile 2025.

PUBBLICITÀ

Tra le novità apportate dalla nuova classificazione Istat c’è infatti l’inclusione di una voce specifica per i “servizi di incontro ed eventi simili“, che consente a chi svolge attività di accompagnamento o intrattenimento in maniera autonoma di aprire partita IVA, emettere fattura e, se necessario, tutelarsi legalmente come qualsiasi altro libero professionista.

Il codice Ateco per le escort

La escort napoletana, separata e madre di una figlia, ha raccontato di esercitare la sua attività in autonomia e su tutto il territorio nazionale. Il 3 marzo aveva ricevuto la proposta di un soggiorno a Roma da parte del cliente, che si sarebbe dovuto svolgere dal 14 al 16 marzo, con pernotto in hotel incluso. Il compenso pattuito era di 5mila euro, comprensivi anche delle spese di trasferta, interamente anticipate dalla donna.

Dopo aver regolarmente adempiuto a quanto concordato, la escort ha atteso il pagamento, sollecitandolo più volte tramite telefono e messaggi. Inizialmente l’uomo ha promesso di saldare quanto dovuto, ma successivamente si è reso irreperibile.

La 35enne si è quindi rivolta agli uffici di GiustItalia per essere assistita legalmente, e in data 2 aprile ha emesso una regolare fattura, come previsto dal nuovo codice Ateco. Con tale documento ha potuto presentare ricorso al giudice di pace di Roma per ottenere un decreto ingiuntivo e vedersi riconosciuto il diritto al pagamento.

Questa vicenda è uno dei primi casi concreti in cui il nuovo sistema Ateco viene applicato nel campo delle prestazioni di accompagnamento, permettendo di inquadrare in modo fiscale e legale un’attività che, fino a poco tempo fa, operava in una zona grigia. Ora si attende la decisione del giudice per sapere se il ricorso sarà accolto.

 

 

PUBBLICITÀ