Sono tre i nuovi casi sospetti di febbre West Nile segnalati nel litorale casertano e in attesa di conferma, per altrettanti ricoveri all’ospedale di Aversa. A questi si aggiunge un quarto caso, con sintomi di natura neuroinvasiva, registrato oggi e trasferito al Ruggi d’Aragona di Salerno. I risultati dei test diagnostici per tutti e quattro i pazienti sono attesi entro domani. A riportarlo è Il Mattino.
Se confermato, il caso salernitano potrebbe indicare l’apertura di un nuovo fronte epidemico, oltre al cluster già accertato nella zona di Baia Domizia. In quest’area hanno soggiornato la maggior parte degli otto casi confermati finora: tra questi, uno è stato dimesso, quattro sono in condizioni gravi, uno in condizioni molto gravi e due restano stazionari.
West Nile Virus, i contagi nel Lazio salgono a 9: confermati altri due casi
La Regione Lazio ha segnalato due nuovi casi di infezione da West Nile Virus, entrambi diagnosticati dall’ASL di Latina e confermati dal laboratorio di Virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” IRCCS.
I pazienti coinvolti sono un uomo di 71 anni, già dimesso, e una donna di 76 anni con patologie pregresse, attualmente ricoverata in un reparto ordinario.
Con questi ultimi, il numero complessivo di casi confermati nel 2025 sale a nove, tutti concentrati nella provincia di Latina. Tra questi si registra anche un decesso avvenuto la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi.
La situazione clinica attuale dei pazienti è la seguente:
Riunione straordinaria per rafforzare la risposta sanitaria
Il 23 luglio si è tenuta una riunione operativa straordinaria che ha coinvolto oltre 290 medici. L’incontro, organizzato dall’INMI “Lazzaro Spallanzani” in collaborazione con l’ASL di Latina e la Regione Lazio, ha riunito professionisti della medicina generale, dei pronto soccorso, dei servizi di igiene pubblica e della rete per le malattie infettive.
Nel corso dell’evento sono stati approfonditi:
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i criteri clinici per il riconoscimento dell’infezione,
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l’attuale situazione epidemiologica nella provincia di Latina,
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le strategie terapeutiche e di prevenzione,
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l’importanza del teleconsulto e della diagnosi differenziale nei casi.