Schiano: sfiducia tattica?

QUALIANO – Anche a Qualiano Forza Italia vive momenti di grandi fermenti, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali che potrebbero portare importanti novità nell’assetto politico del territorio.Un primo dato è rappresentato dalla notizia, che con seccante frequenza, circola tra i corridoi del palazzo di piazza del Popolo: la possibile abdicazione del sindaco Schiano.Una mossa politica ritenuta da alcuni poco verosimile, ma che invece può avere una sua logica. Innanzitutto bisogna precisare, che si tratterebbe di sfiducia da parte della maggioranza, una sfiducia “tattica” sia ben chiaro, non frutto di contrasti interni effettivi, e non di dimissioni volontarie ; infatti la sfiducia permetterebbe al sindaco Schiano di ricandidarsi mentre le dimissioni volontarie no, purchè non siano trascorsi già due anni sei mesi e un giorno di legislatura. Il motivo della messa in scena di tutto questo stratagemma, sarebbe quello di permettere a Schiano di giocarsi una carta alle regionali. L’ambizione del primo cittadino qualianese di avere una candidatura alla Regione o anche al Parlamento è stata da sempre fortissima, e venderebbe l’anima al diavolo e ai fratelli Martusciello per averla. Ma l’ambizione no basta, e non è nemmeno sufficiente conquistarsi la fiducia dei Martusciello. Il destino di Schiano sembra essere legato a quello di Giuseppe Maisto , infatti se quest’ultimo riuscirà a spuntare la candidatura a primo cittadino di Giugliano sarebbe per il sindaco qualianese una strada in discesa che non avrebbe altre primogeniture da rispettare e potrebbe contare su l’appoggio dei Martusciello e di Maisto nella campagna elettorale. La sfiducia, permettendo la ricandidatura, lascerebbe però aperta al sindaco una via di fuga importantissima; infatti qualora le urne lo bocciassero potrebbe sempre ritornare a fare il sindaco. Ma la posta in gioco è molto alta e i vari passaggi sono delicati e rischiosi. Ci chiediamo se mai tutta la maggioranza sarebbe disposta a sostenere questa complessa operazione per soddisfare un’ambizione personale del sindaco Schiano. Forse i consiglieri comunali politicamente e elettoralmente più deboli potrebbero anche accettare il compromesso, ma i pezzi da novanta che ambiscono a conquistare la poltrona di sindaco sarebbero disposti a fare un passo indietro dopo essere stati lì vicini per coronare il proprio sogno? Penso proprio di no. Ormai Schiano, per molti politici, è un prodotto in scadenza visto che è al suo secondo mandato consecutivo, l’ultimo per intendersi, e per qualcuno vedersi rimandare il proprio turno è un boccone duro da mandare giù. Il pensiero volge inevitabilmente al Presidente del Consiglio Ludovico De Luca il consigliere comunale più votato alle ultime amministrative e con anni di cavetta alle spalle; alla new entry Donato Marrazzo, consigliere provinciale CCD passato in Forza Italia proprio per aspirare a qualcosa di più; al capogruppo azzurro Giovanni Palma, ben voluto dai colleghi di partito e con una speciale propensione alla mediazione; e infine al potente assessore Pasquale Franzese figura pragmatica e fedelissimo del sindaco Schiano. Per ora rimane tutto nell’alveo delle ipotesi, e pur se tutto fondato sarà l’evolversi dei fatti a decretarne la fattività o meno.