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PONTE RICCIO, RIESPLODE LA GUERRA DEI RIFIUTI

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GIUGLIANO – Ponte Riccio, ancora proteste sul fronte rifiuti. Ambientalisti ed abitanti
del quartiere minacciano di tornare a bloccare l’impianto di cdr. La
tensione è tornata a salire nei giorni scorsi, dopo che gli abitanti della
zona hanno scoperto la presenza di nuove piattaforme di stoccaggio per il
cdr nell’area Tre Ponti-Ponte Riccio, costituendo ciò una palese violazione
del protocollo d’intesa sottoscritto dal Commissariato di Governo con i
comitati civici in lotta il 4 dicembre scorso. Esso prevedeva la chiusura
delle discariche Fibe, entro gennaio, e Resit, entro marzo, affermando che
nessuna altra discarica, piattaforma o impianto sarebbe stato realizzato o
avviato a Giugliano. Compresa la discarica realizzata da Fibe in via Grotta
dell’Olmo. Quel protocollo era così riuscito a far calare la tensione, fino
ad allora altissima, ed evitato nuovi blocchi dell’impianto di cdr. Lo
stesso protocollo non era stato, però, mai trasformato in un’ordinanza e, di
conseguenza, mai applicato. C’erano stati diversi incontri tra i comitati
ambientalisti ed il commissario vicario Massimo Paolucci, per ottenere che l
‘accordo divenisse operativo, senza, però, riuscire “ad ottenere altro che
generiche rassicurazioni”, come ha denunciato il Comitato civico Ponte
Riccio. Nel mentre ci sono stati, però, segnali allarmanti, a cominciare
dalla scoperta della realizzazione di un nuovo invaso nei pressi della
discarica Resit e dell’esistenza di tre nuove piattaforme di stoccaggio.
Tutto ciò coincide con il peggioramento della situazione ambientale, con l’
aria resa nuovamente irrespirabile dai miasmi, che stavolta raggiungono
anche il centro di Giugliano, costringendo molte famiglie a stendere stracci
umidi sotto porte e finestre per evitare che la puzza penetri nelle case.
Sotto accusa, sono le due discariche e l’impianto di cdr, al cui interno,
stando alla denuncia del comitato Ponte Riccio, sono stoccate, in violazione
delle autorizzazioni e delle leggi vigenti, migliaia di balle di cdr. “L’
impianto di cdr è stracolmo di rifiuti, accoglie una quantità di rifiuti
nettamente superiore a quella che riesce a smaltire -denuncia Tilde Adamo,
presidente del Comitato-. Questo ha come conseguenza un netto peggioramento
della situazione ambientale in questa zona, con un aumento delle emissioni
inquinanti in atmosfera. Se a ciò si aggiunge la presenza di migliaia di
balle di cdr, pure esse maleodoranti, stoccate alla rinfusa all’interno dell
‘impianto e nelle aree di pertinenza di quest’ultimo, il quadro si fa ancor
più tetro”. Per la Adamo “occorre un intervento urgente per evitare gravi
conseguenze per la salute dei cittadini”. “Non abbiamo ancora dimenticato i
malori che nei mesi scorsi hanno più volte colpito i nostri bambini -ha
aggiunto-. Ci auguriamo che stavolta si intervenga prima che ciò si
verifichi”. Il comitato ha, quindi, sollecitato l’intervento del
Commissariato di Governo e della magistratura, ha poi invitato la struttura
commissariale ad adottare “quei provvedimenti necessari ed improrogabili per
il corretto funzionamento dell’impianto di cdr”. Quegli stessi
provvedimenti, si sottolinea, che la struttura commissariale si era già
impegnata, mesi addietro, ad adottare e che costituivano uno dei principali
oggetti dell’accordo sottoscritto con i comitati.




ANSA

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