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DISCARICA CHIAIANO: BERTINI (CI): «LA REAZIONE DI PERROTTA E’ PATETICA»

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Fra le tante decisioni che il commissario straordinario di governo ha assunto per poi rimangiarsele a seguito delle proteste popolari e di una più accurata verifica della condizioni del territorio ce ne è una che è arrivata a quindici giorni dalla fine della missione di De Gennaro e che certamente non verrà revocata: è quella che vuole nelle ex cave di tufo di Chiaiano un megasversatoio di 700.000 tonnellate di spazzatura, quantità valutata per difetto visto che per ogni discarica aperta negli ultimi anni la previsione di conferimento è stata superato sempre di almeno il 50%. La decisione è stata presa in prima persona dal sindaco Iervolino e non ci sono dubbi che non ci saranno sommovimenti popolari che tengano: la discarica si farà.
La cosa, in verità, visto che avviene nel territorio di Napoli potrebbe a prima vista lasciare anche indifferenti i cittadini di Marano visto che dalle nostre parti è normale che le disgrazie che non ci riguardano direttamente siano meno disgraziate. Le cose, però, non stanno così e la nostra amministrazione non è assolutamente esente da colpe per una decisione che è presa da altri ma che coinvolge drammaticamente la nostra città. La cava individuata dalla Iervolino è praticamente la continuazione di quella cava “Liccardo” dove Marano continua a sversare i suoi rifiuti considerando maldestramente la cosa come una soluzione al problema della emergenza della nostra città e tutte e due si trovano immediatamente a ridosso del Poggio Vallesana, alle spalle di Città Giardino e sotto Via Cinquecercole: stanno praticamente nel cuore di Marano e tutti i guai e tutti i guasti li subiranno in maniera diretta e definitiva i nostri cittadini. Adesso il sindaco si straccia le vesti, convoca platealmente un Consiglio Comunale che approva pateticamente un documento che produrrà gli stessi effetti che potrebbe produrre la pubblicazione dell’elenco telefonico e organizza una manifestazione pubblica cercando in qualche modo di esorcizzare il rischio che la gente se la prenda con lui e gli attribuisca la responsabilità che di fatto è sua di una decisione che definire catastrofica non è un azzardo.

A nostro parere concorre in maniera determinante alla decisione assunta dal commissariato la stupida e insensata gestione del cosiddetto sito di trasferenza attrezzato nella cava “Liccardo”, una gestione che di fatto ha trasformato quella che doveva essere una piazzola per “trasferire” nel brevissimo periodo la spazzatura di Marano e che invece non è mai stata svuotata in una vera e propria discarica che fra l’altro non è nemmeno stata allestita per tale funzione. Millantata ovunque come una trovata geniale la cosa è stata recepita anche in quel di Napoli dove, constatato che la cittadinanza ha accettato senza batter ciglio la presenza di uno sversatoio, hanno anche capito che sollevamenti popolari veri e propri non ci saranno se di fatto si va a incrementare la capienza di una discarica già esistente e questo ha tolto un gran peso dallo stomaco a De Gennaro e alla Iervolino che ovviamente sanno di risolvere il problema di due anni di spazzatura dell’intera città di Napoli senza colpo ferire e scaricandone gli effetti negativa su una città che Napoli non è.

Adesso partirà la classica serie di manifestazioni che hanno più il sapore di una sceneggiata che il significato reale di una volontà popolare che non accetta il sopruso.
Sapevamo che mettere a governare Marano Perrotta avrebbe prodotto più guai della grandine, ma ora la realtà supera di gran lunga le peggiori previsioni.


COMUNICATO STAMPA

Comunisti italiani sezione Marano

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