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PRESTITI: ITALIANI SEMPRE PIU’ DEBITI, LA MEDIA PRO CAPITE OLTRE 16MILA EURO

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Una materia, che in periodi come questi è di grande consultazione per le famiglie, è quella dei prestiti. Prima di approfondire la materia andiamo ad analizzare la portata del fenomeno; i numeri dicono che ormai oltre il 60% delle famiglie utilizza prestiti per acquistare beni o solo per posticipare il pagamento di una vacanza, dentista, etc.

Paragonato all’anno precedente, anno dei record, il 2007, che comunque ha segnato un più 9,5%, seppure in flessione rispetto all’incremento segnato nel 2006, pone in evidenza un sostanziale aumento della media delle somme erogate sfondando la soglia dei 16 mila euro e precisamente 16.030,00 collocando questa forma di operazione finanziaria tra le più usate dai consumatori.

Altro segnale importante: trainato dalla continua crescita del comparto dei prestiti personali, anche i canali tradizionali (le banche per intenderci) si stanno aprendo sempre più al “sistema” creando in alcuni casi sportelli dedicati che presentano le stesse caratteristiche di finanziarie tradizionali. Inoltre gli analisti evidenziano che gli stessi Istituti tradizionali, che ai non clienti presentavano conti “salati” hanno, nell’ultimo anno, ritoccato in basso il costo di questi prodotti. (Tasso d’interesse applicato).
A questo punto si apre un capitolo a parte: c’è stato un intervento del Governatore della Banca d’Italia nell’inverno scorso che, per far fronte alla continua diminuzione dei consumi (ricordate la pubblicità di qualche anno fa dove si usciva dal supermercato e ti dicevano “grazie” perché grazie a questi l’economia di un Paese è “sana”) poneva obiettivi agli operatori di offrire i prestiti a tassi più agevolati come nel resto d’Europa. La richiesta è stata disattesa perché, in un momento in cui l’economia mondiale vacilla proprio di fronte ad operazioni rischiose come i mutui Sub Prime (concessi per accrescere il mercato immobiliare per fasce basse ma senza sufficienti garanzie) e, situazione tutta italiana, dove i tempi per esigere i crediti da debitori insolventi sono veramente biblici, aumentata la concorrenza non ci sono però le condizioni per una vera e propria corsa al “chi offre di meno”.
Cosa ci dobbiamo aspettare per il o i prossimi anni: c’è, ed è inarrestabile, l’erogazione di finanziamenti ad importi sempre più alti con durate ormai decennali e con garanzie minime (esempio 40.000,00€ in 120 mesi prima bisognava ipotecare un immobile oggi basta la busta paga); i tassi, per quanto detto prima, ci dobbiamo solo augurare non cambino a parte qualche ritocco di decimo di punto in alto e non in basso perché aumenta il rischio; l’introduzione di sistemi di accesso al credito sempre più innovativi al passo con le tecnologie. Ma questi saranno spunto di futuri approfondimenti.

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